Argentina: Daniel Ruíz e Cesar Arakaki condannati con una sentenza scandalosa
Pstu Argentina
Lunedì 8 novembre, mentre era in corso una grande mobilitazione alle porte di Comodoro (Argentina meridionale), con una decisione scandalosa e arbitraria, il giudice del Tribunale Penale ha condannato Daniel Ruiz (militante del Pstu e della Lit-Quarta Internazionale) a tre anni di reclusione e Cesar Arakaki (militante del Partido obrero) a tre anni e quattro mesi di reclusione. Le accuse mosse dalla Corte sono intimidazione pubblica e aggressione aggravata all'autorità pubblica per presunto uso di armi (un fuoco d’artificio!). Questo verdetto è quasi senza precedenti nella storia democratica attuale, almeno dal 1983 ad oggi.
Dopo aver tenuto Daniel Ruiz in prigione (senza processo) per 13 mesi e dopo un processo di due anni in cui non si è provato nulla tecnicamente, né con prove né con testimonianze, la magistratura agisce ancora una volta sotto gli ordini delle grandi imprese che saccheggiano il paese, cercano di imporre la riforma del lavoro e condannano i lavoratori alla fame e alla miseria, sotto il mandato del Fmi.
Ancora una volta è stato dimostrato a chi servono i giudici e i procuratori, che, lungi dall'agire come ci insegnano a scuola come un potere indipendente dello Stato, sono al servizio dei potenti e cercano di intimidire chi lotta.
Queste sentenze non implicano che la detenzione diventerà effettiva, almeno fino a quando non saranno definitive. Ecco perché continueremo con i ricorsi anche sul terreno giudiziario, ma nella consapevolezza che possiamo contare solo sulla mobilitazione e sull'azione diretta, unici mezzi per sconfiggere davvero questa scandalosa sentenza.
Il Pstu, senza sorpresa ma con molta rabbia, ripudia questa condanna: continueremo a lottare per l'assoluzione di Daniel Ruiz e Cesar Arakaki, così come per la libertà di Sebastian Romero, che è in prigione da più di un anno per questa stessa causa. Nessun colpo di Stato ci spezzerà, le prigioni non l'hanno fatto e ancor meno lo farà con questa condanna. Perché combattere non è solo un diritto, ma una necessità!
Per approfondire:
https://www.partitodialternativacomunista.org/politica/internazionale/-sp-989044288