Dopo approfondite discussioni sul processo di riorganizzazione in atto nel movimento operaio brasiliano, tutte le entità che hanno partecipato all’iniziativa hanno convenuto sulla necessità di convocare un congresso unitario per discutere della fondazione di un nuovo e più ampio sindacato di classe.
Tale congresso sarà celebrato nei giorni cinque e sei del prossimo mese di giugno a Santos (Brasile) e potrà trasformarsi in un polo molto importante d’attrazione per quelle organizzazioni e movimenti che attualmente stanno rompendo con i settori filogovernativi che agiscono nei movimenti sociali brasiliani, ed in particolare con le centrali sindacali burocratiche.
Come ha detto José Maria de Almeida (Zé Maria) (3), “il Congresso può portare al superamento della frammentazione che ancora caratterizza la riorganizzazione nella sinistra, attraverso la nascita – nel 2010 – di un’organizzazione più grande di quanto non siano oggi Conlutas, Intersindical, Mtl (4), Mtst (5), Mas (6), e le altre organizzazioni coinvolte nel processo di riorganizzazione in atto”.
La decisione – importantissima – assunta dagli intervenuti al Seminario Nazionale di Riorganizzazione è che sarà il congresso a dibattere temi fondamentali, come il programma e la concezione della nuova organizzazione, a partire dai principi condivisi di una strategia classista e socialista, della totale indipendenza dallo Stato e dai governi borghesi d’ogni colore (compreso quello suppostamente “progressista” di Lula) e dell’autonomia dai partiti politici padronali. La condivisione di questi principi ha consentito la convocazione del Congresso d’Unificazione.
Esistono ancora differenze su taluni aspetti come, ad esempio, sul carattere della nuova organizzazione: se essa, cioè, dovrà avere una connotazione esclusivamente sindacale (come ritengono Intersindical ed altri settori), oppure anche popolare e sociale, con la partecipazione alla nuova organizzazione dei movimenti di lotta contro le oppressioni e del movimento studentesco con potere di decisione (come ritiene invece Conlutas, che così, infatti, si è costruita). La decisione storica assunta è che tali differenze saranno definite da tutti i delegati al congresso, chiaro sintomo di rafforzamento e buon esempio della democrazia operaia su cui dovrà basarsi la nascente organizzazione.
In questo senso va letta, perciò, la proposta che al congresso sarà avanzata dai delegati di Conlutas e cioè che la nuova organizzazione debba essere retta dal Coordinamento Nazionale delle Entità partecipanti al processo di riorganizzazione, da convocare ogni due mesi, in cui tutte le entità di base coinvolte nella sua costruzione partecipino direttamente, attraverso i propri rappresentanti eletti, a tutte le discussioni e decisioni; e che la Segreteria Esecutiva Nazionale sia eletta con mandato revocabile e sia subordinata al Coordinamento, col solo compito di applicare le decisioni di quest’ultimo e attendere alla gestione quotidiana.
Va evidenziato che l’importanza di tale unificazione nel processo di riorganizzazione del movimento operaio attraverso il Congresso d’Unificazione – denominato Conclat, Congresso da Classe Trabalhadora (http://www.congressodaclassetrabalhadora.org/) – è stata, a negativo, percepita anche dai settori del sindacalismo filopadronale. Infatti, le centrali sindacali che appoggiano Lula (Cut, Fuerza Sindical, Ctb, Ugt, Cgtb e Ncst) hanno, con l’evidente obiettivo di confondere i lavoratori, convocato per lo stesso periodo (inizi di giugno) una conferenza nazionale, denominandola, analogamente, “Conclat”. Conferenza, quest’ultima, che però ha anche un altro scopo: quello di definire l’appoggio alla candidatura di Dilma Roussef (7) alla presidenza della repubblica e di impedire che le campagne salariali che la classe operaia lancerà nel secondo semestre dell’anno, nell’imminenza delle elezioni, possano trasformarsi in lotte che s’intreccino con queste.
Al Congresso d’Unificazione è prevista la partecipazione di 3.200 delegati in rappresentanza di circa 280 entità, che discuteranno le venti tesi congressuali approvate nelle assemblee di base (8), mentre sono state invitate organizzazioni operaie e settori della sinistra sindacale di tutto il mondo, con i cui delegati, subito dopo il congresso, è prevista una riunione per discutere un progetto di collaborazione e solidarietà internazionalista. Al centro di questo progetto ci sarà, naturalmente, l’ampliamento della campagna di solidarietà con Haiti (9).
Considerando l’insieme delle discussioni svolte e gli eventi che le organizzazioni impegnate in questo processo di fusione stanno costruendo, possiamo indubbiamente dire che il Congresso d’Unificazione lascerà un segno profondo nella storia del movimento operaio brasiliano: sarà un Congresso che farà storia. Un congresso a cui dobbiamo guardare con grande interesse anche dall'Italia.
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(2) Importante organizzazione sindacale classista.
(3) Componente della Direzione nazionale di Conlutas ed attuale candidato del Pstu (nostro partito fratello nella Lit-Ci, di cui è sezione brasiliana) per le prossime elezioni presidenziali.
(4) Movimento Terra e Libertà.
(5) Movimento dei Lavoratori Senza Tetto.
(6) Movimento Avanzato Sindacale.
(7) Ministro del governo in carica e fortemente appoggiata da Lula.
(8) Si possono leggere sulla pagina web http://www.congressodaclassetrabalhadora.org/index.php?id=teses.
(9) Su cui si può leggere uno speciale nel nostro sito www.alternativacomunista.org.