Dana a Valencia: noi classe operaia paghiamo
le conseguenze dell'emergenza ambientale
di Corriente Roja*
Nelle ultime ore abbiamo visto immagini scioccanti delle conseguenze del Dana a Valencia. Case e abitazioni di anziani allagate, auto accatastate a causa delle piogge torrenziali, persone intrappolate, i soccorsi bloccati... Il bilancio delle vittime è altissimo e a quest'ora ci sono ancora migliaia di persone disperse.
Quello che stiamo vivendo oggi a Valencia è la naturale conseguenza dell'inazione di governi, aziende e istituzioni di fronte al cambiamento climatico, nonché il risultato dei tagli ai servizi pubblici, come ha fatto Carlos Mazón [del Partito popolare, partito di destra] sopprimendo l'Unità di Emergenza Valenciana.
Sicuramente molti dei morti e del caos generato si sarebbero potuti evitare se il governo valenciano avesse attivato l'allerta della protezione civile molto prima, visto che l'Aemet [Agenzia statale di meteorologia] ha avvertito di fenomeni meteorologici avversi domenica 27 ottobre e l'allerta a Valencia è arrivata solo martedì 29 alle 20, quando la catastrofe era già in corso e stava avanzando. Non ci è servito a nulla e siamo profondamente indignati per l'appello tardivo del Ministro del Lavoro, Yolanda Díaz [di Sumar, partito di «sinistra» al governo], che ha invitato le aziende ad «assumersi le proprie responsabilità» e si è appellata all'articolo 14 della Legge sulla prevenzione dei rischi professionali... Il risultato? Decine di persone scomparse, aziende che obbligano i loro lavoratori a recarsi al lavoro e 70 morti. Ancora una volta ci viene dimostrato che, sotto il capitalismo, i profitti vengono prima delle nostre vite e siamo noi, la classe operaia, a pagare le conseguenze del disastro ambientale che si ostinano a negare che esista o che possa colpirci.
Chiediamo le dimissioni immediate di Carlos Mazón, l'apertura di un'indagine su tutte le aziende che hanno messo in pericolo i loro lavoratori e che sono direttamente responsabili di queste morti e che vengano sanzionate, a partire da Mercadona (1) e dalle aziende di consegna a domicilio.
Vogliamo inoltre inviare il nostro pieno sostegno alle persone colpite e le nostre sincere condoglianze alle famiglie e agli amici delle persone decedute. Basta con gli attacchi alla classe operaia!
Oggi è più che mai necessario organizzarsi per affrontare l'emergenza ambientale e gli attacchi dei padroni e della borghesia, per non continuare a pagarne le conseguenze con le nostre vite, per misure urgenti che affrontino il cambiamento climatico e siano al servizio della classe operaia e del popolo, e non delle imprese e delle loro tasche.
Tagliare i servizi pubblici uccide. Il capitalismo uccide. Oggi più che mai organizzarsi è una necessità per la sopravvivenza.
*Sezione della Lit-Quarta Internazionale nello Stato spagnolo
Note
- Mercadonaè un'azienda spagnola di distribuzione che ha obbligato i suoi dipendenti a lavorare anche durante l’alluvione.