della Lit-Quarta Internazionale
L'"Assemblea delle Assemblee" dei gilet gialli, riunita a Commercy il 26-27 gennaio, ha dato il suo appoggio allo sciopero. Non a una giornata isolata di mobilitazione bensì a uno sciopero generale a tempo indefinito, sottoposto al controllo degli scioperanti stessi ("reconducible"). Uno sciopero che permetta di bloccare l'economia, sconfiggere Macron e imporre le rivendicazioni.
Il sindacato Solidaires si è pronunciato in questa stessa direzione: per uno sciopero generale "reconducible", in unità con i gilet gialli.
Lo sciopero del 5 febbraio consente di fare un grande passo avanti nell'unità necessaria tra i gilet gialli e il movimento operaio organizzato, sconfiggendo la politica delle burocrazie sindacali che cercano di impedire la confluenza tra il movimento e gli operai delle fabbriche.
Lo sciopero deve essere una risposta dura alla brutale repressione di Macron e del suo governo, alle sue menzogne e alle sue manovre (come questa operazione propagandistica che promette l'apertura di "un grande dibattito nazionale"). Lo sciopero deve essere una risposta all'Unione europea e ai suoi governi, che sono i maggiori sostenitori di Macron.
- siamo con i lavoratori francesi che rivendicano "l'aumento immediato di salari, sussidi e pensioni; il diritto incondizionato alla casa, alla salute, all'educazione e ai servizi pubblici e gratuiti per tutti" (dichiarazione della "Assemblea delle Assemblee" riunita a Commercy);
- condanniamo la criminalizzazione delle proteste e rivendichiamo la cessazione della selvaggia violenza poliziesca contro i manifestanti e il ritiro della legge "anti-casseur";
- condanniamo le aggressioni di gruppuscoli fascisti, come quella subita nei giorni scorsi da militanti dell'Npa;
- rivendichiamo l'amnistia per tutti i gilet gialli condannati.
E' la lotta di noi tutti per una Europa dei lavoratori e delle masse popolari.