LA GRECIA IN
FIAMME!
Ucciso un manifestante di 15
anni
Alla vigilia dello sciopero generale scontri in tutta la
Grecia
Ieri, nel corso di una
manifestazione, la polizia greca, sparando ad altezza d'uomo, ha ucciso un
giovane di 15 anni. Di fronte a questo brutale omicidio, il ministro
dell'Interno (che aveva presentato le dimissioni, respinte dal premier) e il
governo parlano di "tragico incidente".
In risposta, migliaia di manifestanti
hanno oggi invaso le strade di Atene, Salonicco e delle principali città greche,
alzando barricate e scontrandosi con la polizia a colpi di molotov e dando fuoco
a decine di banche.
Tutto questo avviene dopo settimane
di grandi manifestazioni -specialmente degli studenti- che in Grecia come in
Italia sfilano sotto lo slogan "non pagheremo noi la vostra crisi"; mentre il
governo di Costas Karamanlis ha stanziato nelle scorse settimane 28 miliardi di
euro per aiutare i banchieri.
Per il 10 dicembre era già convocato da tempo
uno sciopero generale che, a questo punto, può assumere una valenza politica
enorme nello sviluppo della lotta in Grecia e a cui anche qui in Italia dobbiamo
guardare con attenzione, mentre ci prepariamo per il nostro sciopero del 12
dicembre.
E' necessario unificare sempre più le
lotte contro le misure dei governi padronali di tutta Europa che vogliono far
pagare ai lavoratori e agli studenti la crisi del capitalismo. In questa
direzione sono impegnate le sezioni europee della Lit che si sono riunite
proprio nei giorni scorsi a Lisbona.
E' urgente che il movimento studentesco
e i lavoratori italiani manifestino la loro piena solidarietà con i manifestanti
greci, colpiti dalla brutale repressione.