Partito di Alternativa Comunista

Le minacce di morte a Maria Rivera (Mit Cile)

Le minacce di morte a Maria Rivera (Mit Cile)

 

 

 


Dichiarazione del Mit- sezione cilena della Lit-Quarta Interanzionale

 

 

 

 

 

Il governo di Sebastián Piñera criminalizza i manifestanti e usa una brutale repressione contro di essi, che si è approfondita ancora di più dopo l’esplosione sociale.
In questo quadro di polarizzazione della lotta di classe, compaiono sulla scena gruppi e conservatori di estrema destra che intimidiscono direttamente coloro che lottano. I bersagli di queste intimidazioni sono coloro che stanno affrontando direttamente la repressione delle forze armate: sono dirigenti sindacali, leader sociali della rivolta e anche gli avvocati di coloro che stanno lottando, e sappiamo che se sono donne, le minacce e i rischi sono anche peggiori.
Questo è il caso di Maria Rivera, che viene ripetutamente minacciata di morte, dal momento che, come difensore dei diritti umani, si è dedicata a difendere gli attivisti nelle diverse lotte sociali che hanno avuto luogo in Cile negli ultimi due decenni, come: la Rivoluzione dei pinguini del 2006, la lotta studentesca dell'anno 2011, la difesa del movimento Occupy, la difesa degli indebitati per l’affitto delle case, gli scioperanti del movimento operaio e sindacale. Inoltre, ha denunciato la polizia civile e le forze speciali che hanno applicato la tortura. Nell'attuale esplosione sociale, difende diversi prigionieri accusati di essere in prima linea nella lotta, giovani accusati di vari crimini, ma che in realtà sono incarcerati per aver combattuto per una società più giusta ed egualitaria. María ha denunciato anche il presidente Sebastián Piñera, per crimini contro l’umanità.
Questo è il prodotto del suo operato e delle sue posizioni politiche in difesa della rivoluzione cilena; per aver chiesto l’allontanamento di Piñera dal potere e aver difeso una rivoluzione socialista per il Cile è stata, in diverse occasioni, minacciata di morte al telefono da parte dei gruppi fascisti. Altre minacce via messaggio, includono espressioni come: «tu difendi i criminali / Arriveranno i militari / Non più lacrime oggi / Saluta i froci della patria / Sei una merda».
Tali minacce sono state riconosciute da Amnesty International e dalla Corte delle garanzie di Santiago del Cile, che le ha girate alla Procura speciale affinché organizzasse speciali misure di sicurezza.
Non vogliamo che altre compagne e compagni siano minacciati o perseguitati, oggi siamo centinaia di migliaia nelle strade per tracciare la via di questa rivoluzione e non vogliamo più vedere casi come quelli di Macarena Valdés, Berta Cáceres e tante altre combattenti che sono state uccise solo perché volevano una società più giusta. Questo è il motivo per cui siamo pienamente solidali con Maria Rivera e avvertiamo i gruppi di cui sopra e i neofascisti che le loro minacce non fermeranno la lotta delle donne né questa esplosione sociale.
Chiediamo di esprimere un'ampia solidarietà a Maria, non permetteremo più alcuna minaccia! W quelli che lottano!

*sezione cilena della LIT-CI, traduzione dallo spagnolo da www.lit-ci.org
[traduzione dallo spagnolo a cura di Max Dancelli]

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