L'iniziativa per i 30 anni della LIT ha riunito più di 800 compagne e compagni a Buenos Aires
L'iniziativa del 1 ° dicembre ha emozionato tutti i presenti e quelli che l'hanno seguita via Internet
Una cerimonia che, da subito,ha cominciato a strappare le lacrime dei presenti. Dopo la proiezione di un versione ridotta del documentario sulla storia della LIT, le bandiere dei partiti che compongono della Lega hanno fatto il loro ingresso sventolando nel salone, salutate dagli applausi di centinaia di militanti, argentini, brasiliani, cileni, colombiani e attivisti di varie nazionalità che sono si sono dati appuntamento a Buenos Aires questo 1° di dicembre.
In apertura dell'iniziativa, Soraya Misleh, attivista palestinese che vive in Brasile, ha annunciato la sua iscrizione al PSTU e alla LIT. Non riuscendo a trattenere le lacrime, Soraya ha detto che aveva iniziato a commuoversi già mentre si recava in aeroporto per raggiungere Buenos Aires. "Ho incontrato un palestinese di Gaza e una compagna della Cisgiordania, e questo incontro non sarebbe stato possibile, poiché chi è a Gaza non può visitare la Cisgiordania e io non posso andare in Palestina perché sono impegnata nella lotta".
Eduardo Almeida, della direzione del PSTU brasiliano, ha ricordato di un altro momento, sempre a Buenos Aires ma 25 anni fa, dopo la morte di Moreno e l'inizio della crisi che ha scosso la LIT. "Eravamo tristi, ma oggi siamo a Buenos Aires e siamo felici". Eduardo ha citato il processo di rafforzamento e di espansione della LIT nei paesi europei, come Portogallo Italia e Spagna e l'intervento di questi partiti nell'attuale processo di mobilitazione contro i piani di austerità.
Eduardo ha parlato inoltre anche dell'importanza del patrimonio morale che la LIT protegge, così come i principi del marxismo, in un momento in cui gran parte della sinistra socialista abbandona la prospettiva della rivoluzione.
"Questo è il miglior tributo che possiamo fare a Nahuel Moreno", ha detto Eduardo Barragán, della direzione del PSTU argentino. Barragán ha citato le lotte attuali dei lavoratori europei e le rivoluzioni del Nord Africa, mostrano oggi che più che mai la necessità dell'internazionalismo e di una direzione rivoluzionaria che consenta alla classe operaia di "contrattaccare come un sol uomo all'offensiva dell'imperialismo e agli attacchi della borghesia".
Vera Lúcia, della sezione di Aracaju del PSTU brasiliano, ha emozionato tutti parlando della necessità di lottare contro l'oppressione. "Mi piacerebbe parlare spagnolo qui, ma io, così come gran parte della classe lavoratrice, non ho avuto l'opportunità di avere un'istruzione", ha detto, ponendo l'accento sulla condizione di supersfruttamento alla quale sono sottoposte le donne, nere e lesbiche. Alla fine del suo discorso, abbiamo gridato tutti in coro: "La nostra lotta/è ogni giorno/contro il maschilismo, il razzismo e l'omofobia". (in portoghese: "A nossa luta/é todo dia/contra o machismo, o racismo e a homofobia")
Caps ha attaccato la posizione di gran parte della sinistra e del castro-chavismo, di appoggio al dittatore Assad in Siria. "Dicono che c'è una unità di azione tra i ribelli e l'imperialismo. Ma è ovvio che ci sia. La stessa unità d'azione ci fu tra lo sbarco alleato in Normandia e i partigiani contro Mussolini".
"Da questa sala, vogliamo inviare un saluto ai nostri detrattori: continuino pure a organizzare iniziative in difesa di Assad, in quanto la LIT andrà avanti nella resistenza" ha provocato Caps.
Caps ha concluso citando la fede rivoluzionaria che la LIT conserva nella classe operaia, la stessa speranza che le ha permesso di passare attraverso le crisi e le difficoltà, e che le permette ora, in piena crisi del capitalismo, di crescere e rafforzarsi i tanti paesi del mondo.