Per la ricostruzione della Quarta
Internazionale!
Verso il IX Congresso mondiale della
Lit-Ci
di Valerio Torre
Si avvicina a grandi passi il IX Congresso
mondiale della Lega Internazionale dei Lavoratori – Quarta Internazionale
(Lit-Ci), che si svolgerà alla fine del prossimo mese di luglio in
Brasile.
La celebrazione di quest’evento assume un’importanza fondamentale:
sia simbolicamente – poiché coinciderà con il 70° anniversario dalla fondazione
della Quarta Internazionale – sia per quel che riguarda la realtà della Lit
stessa, dal momento che sancisce una fase che è segnata da un iniziale ma
progressivo raggruppamento di partiti, nuclei e militanti rivoluzionari intorno
a quella che è e viene vista come un’organizzazione trotskista conseguente.
Sotto entrambi i punti di vista – intimamente legati – questo congresso ruoterà
intorno al concetto strategico della ricostruzione della Quarta
Internazionale.
Il carattere “aperto” della fase
precongressuale
Il Comitato Esecutivo Internazionale (Cei)
della Lit-Ci ha deciso che la previa fase di discussione sarebbe stata segnata
da un carattere “pubblico”: vale a dire, che la discussione precongressuale
sarebbe stata aperta al confronto e al contributo delle organizzazioni con cui
la Lit sta discutendo. Si tratta di un’esigenza nata dalla constatazione che,
nel quadro di un importante processo – soprattutto latinoamericano – di
riorganizzazione del movimento operaio e popolare, è in atto un raggruppamento,
ancora embrionale e d’avanguardia, di organizzazioni e correnti internazionali
rivoluzionarie intorno alla Lit: che, in quanto organizzazione internazionale
rivoluzionaria con posizioni di principio, rappresenta, a fronte della
degenerazione opportunista e frontepopulista di ampi settori del movimento
trotskista, un riferimento per le organizzazioni che difendono un programma
rivoluzionario.
Dunque, si è posta la necessità di approfondire il dibattito
politico e programmatico sui problemi centrali della lotta di classe mondiale e
sulle sfide poste per il raggruppamento dei rivoluzionari: ciò allo scopo di
fare di questo congresso uno strumento di lotta politica e ideologica per la
ricostruzione della Quarta Internazionale. E per questa ragione il dibattito
precongressuale ha assunto un carattere “aperto” alla discussione e al
contributo di elaborazione politica di altre organizzazioni che hanno accolto
positivamente quest’invito producendo dei testi che sono stati a loro volta
sottomessi alla discussione dei militanti attraverso il sito web della Lit (www.litci.org).
I documenti: America Latina; Europa;
il progetto strategico; la morale rivoluzionaria
La discussione congressuale prende le mosse
dall’esame della situazione rivoluzionaria presente nel continente
latinoamericano, dove sempre più acute si fanno le contraddizioni fra governi di
fronte popolare preventivo, enorme ascesa di massa e riorganizzazione del
movimento operaio; e dove il combinarsi del castrismo e del chavismo costituisce
un potente fattore di conservazione dello status quo (1). In questo
senso, la costruzione di una direzione rivoluzionaria è un elemento
indispensabile se non si vogliono disperdere le energie delle forti dinamiche di
massa presenti a livello continentale.
Il documento sull’Europa propone
un’analisi che muove dalla constatazione che l’Unione europea costituisce una
piattaforma comune che consente agli imperialismi europei di aggredire i
lavoratori tentando di imporre un arretramento storico delle conquiste sociali e
lavorative; e, nel contempo, una piattaforma protesa verso l’Est europeo per
approfondirne il processo di ricolonizzazione in competizione con gli
imperialismi Usa e giapponese. In un quadro segnato da mobilitazioni delle
classi lavoratrici, anche massicce in alcuni casi, ma che restano all’interno
dei confini dei singoli Stati e non si unificano a livello europeo, è ancor più
necessario costruire correnti di massa orientate verso un programma
rivoluzionario; soprattutto considerando che partiti che usurpano il nome della
Quarta Internazionale – Lcr in Francia, Sinistra Critica in Italia (2) – stanno
abbandonando in forma ormai evidente ogni riferimento ai principi del
trotskismo, al programma rivoluzionario e alla necessità di costruire
un’Internazionale rivoluzionaria.
In questo senso, la Lit-Ci vuole
approfondire il processo di raggruppamento in atto rivolgendosi a quelle
organizzazioni rivoluzionarie che condividono il progetto strategico di
ricostruire la Quarta Internazionale per fare un salto verso la costruzione di
quel Partito mondiale della Rivoluzione che oggi ancora non c’è.
E uno degli
assi portanti di questo progetto – in un’epoca segnata dalla decadenza della
società capitalistica, dalla sua decomposizione morale e dall’influenza dei
modelli da essa imposti – è la difesa della morale operaia e rivoluzionaria
contro quella “morale d’apparato” e burocratica maturata anche nel movimento
operaio e persino nello stesso movimento trotskista (3).
La discussione congressuale nel
PdAC
Per prepararsi a quest’appuntamento, il PdAC
(che è sezione italiana della Lit) ha affrontato un intenso percorso di
discussione sui temi internazionali proposti per il IX Congresso Mondiale: una
discussione appassionata e partecipatissima da parte di tutti i militanti ed i
simpatizzanti che hanno potuto confrontarsi su questioni che rivestono
un’importanza fondamentale non solo per la costruzione della tendenza
internazionale di cui facciamo parte ma anche dello stesso nostro partito. E i
compagni ne hanno avuto la piena percezione, come hanno dimostrato l’attenzione
alla presentazione dei documenti e il vivace confronto che ne è seguito, indice
dell’appropriazione da parte di tutti di questi temi, e l’elaborazione teorica
di contributi per il Congresso Mondiale.
Insomma, un coinvolgimento pieno e
democratico dell’intero corpo militante del PdAC che costituisce, oltretutto, la
garanzia dell’impegno nella costruzione del nostro partito contribuendo alla
costruzione della Lit e della Quarta Internazionale.
Note
(1) Si vedano, in proposito, le
varie edizioni del Correo Internacional pubblicate sia sul nostro sito www.alternativacomunista.org, sia sul nostro
giornale Progetto Comunista.
(2) Su cui, al riguardo, possono
essere reperiti molti articoli sul nostro sito web.
(3) Pensiamo, solo per fare degli
esempi, a Democrazia Socialista del Brasile, prima legata al Segretariato
Unificato, che esprimeva il ministro per la riforma agraria nel governo Lula;
oppure a Turigliatto e Cannavò, esponenti di Sinistra Critica (e ancora legati
al Su), che hanno sostenuto a lungo (anche se "criticamente") il governo Prodi e
le sue peggiori misure.