Partito di Alternativa Comunista

Obbligo vaccinale È necessaria una risposta di classe

Obbligo vaccinale

È necessaria una risposta di classe

 

 

di redazione web

L’egemonia dei populisti ha condotto alla sconfitta le rivendicazioni dei movimenti per la libera scelta vaccinale. I bambini del proletariato saranno sottoposti a vari cicli di dieci inoculi, volenti o nolenti, oppure non ammessi nelle scuole.

 

Nessuna iniziativa del governo circa la legge Lorenzin

Amara sorpresa per coloro i quali hanno dato credito ai populisti di destra e ai fascistoidi in campagna elettorale: la ministra della Sanità Grillo lascia in vigore la legge Lorenzin. Si limita a prorogare per il 2018 la possibilità per i genitori di produrre autocertificazione della avvenuta presentazione di domanda all’Asl.

L’emendamento al milleproroghe sembra avere poca vitalità visto che le scuole sono già riaperte. Nel frattempo il ministero adotta fumisterie e allude a una proposta di legge all’esame della commissione Sanità del Senato che prevede l'«obbligo flessibile», regione per regione, in base ai dati epidemiologici (su stime di enti governativi). Un chiaro tentativo di prendere tempo, di fronte al montare delle proteste di questi giorni dei movimenti per la libera scelta vaccinale. Nessuna decisione ancora appare neanche su accorgimenti minimi, come l’impiego di vaccini monovalenti, che darebbero una risposta su misura e mirata rispetto ad eventi epidemici.(1) L’esavalente è fuori discussione.

 

Fiato ai tromboni delle paure 

Intanto, con sospetto tempismo, i media borghesi pompano tutti i giorni le dichiarazioni di un’associazione di dirigenti che si solleva dalla tomba per la circostanza: l'Associazione nazionale dirigenti pubblici e alte professionalità - Andipap (!) che per bocca di tal Antonello Giannelli esorta a ignorare la circolare Grillo e ad escludere i bambini (benché sani - nda) dalla frequenza scolastica comunque, anche se i genitori presentassero autocertificazione. Altra voce pompata dai media borghesi è quella di tal Alberto Villani, presidente della Società italiana di pediatria, che strilla allarmi di gravi calamità collettive se non si dovesse procedere ai dieci inoculi decisi dal precedente governo.(2)

Al coro di allarmi si aggiunge il ministro della Pubblica Istruzione Bussetti che puntella l’atteggiamento passivo della Grillo affermando di «condividere le preoccupazioni dei presidi».(3)

 

Lega e M5s nicchiano, il Pd sbraita a favore

I due partiti di maggioranza, adesso che sono al governo e si è conclusa la campagna elettorale, tacciono sulla Legge Lorenzin. Non fanno cenno ad una sua abrogazione, promettono di rivederne solo alcuni aspetti in futuro, senza una data precisa. Forza Italia ha già fatto sapere che è a favore della legge Lorenzin. Il Pd, per bocca dell’ectoplasma Orfini, si scaglia contro la circolare della Grillo, evocando la barbarie: evidentemente non considera barbarie l’inoculo forzato di dieci vaccini ai figli del proletariato in assenza di plausibili ragioni e l’esclusione di bambini sani dalle aule scolastiche.(4) Un cupo e unanime schieramento parlamentare si delinea a tutela degli interessi delle multinazionali del farmaco. Non potrebbe essere diversamente: il Parlamento borghese è espressione delle classi borghesi, ad esse appartiene, ad esse risponde.

 

La legge Lorenzin prosegue indisturbata

Intanto, nell’indifferenza della ministra Giulia Grillo, a Bologna sono stati sospesi 136 bambini, a Padova si contano 19 casi di bambini respinti, a Brescia, rischiano di rimanere fuori circa 82 bambini.

La circolare Grillo conferma uno status quo: per la prima iscrizione alle scuole (minori 6-16 anni) può essere presentata una dichiarazione sostitutiva di avvenuta vaccinazione. Nulla di nuovo. Per tenere a bada i movimenti annuncia di voler approntare un tavolo tecnico con figure indipendenti: un altro espediente per prolungare all’infinito la discussione e sottrarla alle ragioni delle piazze.

 

Opposizione popolare

Migliaia di persone da due anni percorrono le strade e le piazze di tutta Italia per esprimere dissenso contro i provvedimenti del governo Gentiloni, in continuità con quello di Renzi, che avviò la procedura della coercizione vaccinale per i bimbi del proletariato. La campagna mediatica iniziò con pretestuosi allarmi pubblici su morbillo e meningite, enfatizzati per giustificare quello che sarebbe stato il decreto legge di necessità e urgenza per la coercizione vaccinale, allo scopo di sottoporre i figli dei proletari a dodici (poi ridotti a dieci) inoculi, ripetuti per cicli successivi. La campagna per le vaccinazioni forzose prese avvio da iniziative della Glaxo Smith &Klein, una grande multinazionale del farmaco, con industrie in Toscana e in Veneto, la quale, produttrice dell’esavalente, si trovava in affanno sui mercati mondiali, costretta a dover rincorrere il gigante Pfizer, la Sanofi e la Merck.(tab.1) Il responsabile del settore prevenzione del Ministero della Sanità, retto dalla Lorenzin, era - guarda caso - Ranieri Guerra, proveniente dal Cda della Glaxo. In breve tempo, dopo incontri fruttuosi in Usa e poi in Italia (eletta capofila di un piano vaccinale europeo), prese vita il decreto legge di necessità e urgenza. Questo è stato poi convertito rapidamente in legge dal Parlamento: Mattarella ha firmato in tutta fretta, senza farsi scrupoli. Tutti i cicli vaccinali restano a totale carico del SSN: gettando così sulle spalle dei contribuenti il peso dei lauti guadagni che la Glaxo si è accaparrata.

 

Beffati gli illusi dalla campagna elettorale di M5s e Lega

SìAmo prosegue la sua ambigua condotta; pur continuando a sostenere le ragioni del movimento per la libera scelta vaccinale, non si esprime chiaramente per le dimissioni della Grillo né per la caduta del governo. È stato ricevuto Dario Miedico al Viminale, ma con un nulla di fatto.

Tutti coloro che nei movimenti erano accorsi alle urne e avevano votato M5s e Lega sono stati ingannati e traditi. Era inverosimile che partiti di destra, stretti a doppio filo da un patto di sudditanza ai circoli più reazionari della borghesia italiana, avessero potuto portare in Parlamento iniziative dirette contro gli interessi degli industriali e dei banchieri di cui sono meri esecutori di ordini e da cui sono finanziati.

 

Sconforto e ira degli attivisti, ambigui i M5s

Una gran parte di attivisti, in buona fede, vede M5s e Lega come traditori delle istanze di libera scelta vaccinale. Serpeggia fra questi un grave malcontento. Un’altra parte di attivisti è costituita da personaggi legati organicamente al M5s: agiscono come sotto copertura, omettendo di dichiarare alle mamme e ai comitati i loro legami o minimizzandone l’importanza. Riescono così a mimetizzarsi fra la base, che manterranno in caldo per le future tornate elettorali. Questi continuano a far danni, perché impediscono alla base di comprendere la natura di classe della coercizione vaccinale, che vede contrapposti gli interessi dei capitalisti a quelli del proletariato. E continuano anche oggi ad alimentare illusioni di tipo parlamentare, di democrazia borghese, petulando illusorie modifiche o raccolte di firme.

 

Ripresa dei movimenti di piazza

Da una parte le mamme proletarie sono ancora più irritate e preoccupate per la svendita del movimento per la libera scelta vaccinale. Vedono i loro piccoli in pericolo. Esercitano pressioni sugli attivisti che dirigono il movimento, specialmente in Veneto, perché si riprendano le iniziative di lotta.(5) Dall’altra, i dirigenti M5s non possono liquidare quanti sono scesi in piazza fino ad oggi e mandarli a casa: brucerebbero un bel fronte di voti e rischierebbero di essere presi a pedate. È di pochi giorni fa la manifestazione di Trento, molto partecipata.(6)

 

Maghi, guaritori, ciarlatani

L’opposizione popolare alla coercizione vaccinale non deve essere confusa con gli interessi di operatori che promettono guarigioni con i semi di lino o con gocce omeopatiche. Né va confusa con le posizioni antiscientifiche di coloro che sono prevenuti contro i vaccini in quanto tali. Sono posizioni reazionarie. Il proletariato deve diffidare da maghi, guaritori e ciarlatani.

Le campagne vaccinali devono essere condotte su basi scientifiche. I vaccini sono farmaci -lo ripeteremo sempre- cioè strumenti di intervento per la salute umana; sono tossici come qualsiasi altro farmaco; presentano, come tutti i farmaci, vantaggi e rischi: l’immunoprofilassi è sempre associata a rischi di reazioni avverse lievi, moderate o gravi, in rari casi mortali; acute e croniche.(7) Sulle reazioni avverse acute o subacute si sa abbastanza; su quelle croniche, a lento sviluppo, i dati scientifici sono carenti. È il bilanciamento fra prevenzioni ottenibili e rischi attesi che rende etica e realizzabile una campagna vaccinale. Attualmente è palese la sproporzione fra i rischi di dieci inoculi ripetuti più volte a neonati e bambini e la modesta entità qualitativa e quantitativa di endemia e epidemia per vari agenti contagiosi. E la profilassi annovera anche molte misure igieniche efficaci, individuali e collettive; non limitandosi a quella vaccinale.

È notevole, piuttosto, che l’intera impalcatura della campagna vaccinale italiana adottata dal Ministero non poggi su basi completamente scientifiche: alle coorti di vaccinati non si fa follow-up regolare; non si sa se i titoli anticorpali dei singoli esprimano una reale immunità o rappresentino meri valori di laboratorio; non esistono studi di caso/controllo – anche per ragioni etiche. La stessa Aifa (Agenzia governativa per il farmaco) è costretta ad ammettere che per le campagne vaccinali non sono in corso studi di farmacovigilanza vera e propria ma solo una sorveglianza post-marketing.(8)

 

All’attacco capitalista di classe: risposta di classe

Il palese tradimento delle illusioni dei movimenti di base contro la coercizione vaccinale operato dai partiti borghesi è una sconfitta del movimento per la libera scelta vaccinale.

Il movimento dimostra ora tutti i suoi limiti, in particolare il non essere riuscito a divincolarsi dalla morsa di direzioni spesso reazionarie e conservatrici, senza legami con le organizzazioni del movimento operaio. A loro volta, i partiti della sinistra di classe e le burocrazie dei principali sindacati hanno ignorato le istanze provenienti da larghi settori della classe lavoratrice e del proletariato, che si opponevano ai diktat dell'ex ministra Lorenzin. Questo ha fatto sì che la direzione del movimento e la sua forza siano state strumentalizzate dai partiti di destra e dalle forze politiche che ora sono al governo: e adesso ne tradiscono le istanze.

Ora in parlamento vige uno schieramento impressionante a tutela degli interessi delle multinazionali farmaceutiche, foriero di gravi conseguenze per il futuro. Ma, al contempo, il crollo delle illusioni rappresenta un’opportunità per quanti, in buona fede, si sono battuti nelle piazze per i diritti dei bambini proletari. Dietro il teatrino delle elezioni politiche e della democrazia borghese parlamentare si cela una dittatura delle classi al potere contro quelle oppresse. La difesa degli interessi dei figli del proletariato contro i dieci inoculi ripetuti più volte, sproporzionati rispetto alle attuali necessità, non è compatibile con gli interessi della Glaxo né con quelli più generali del capitalismo.

Noi pensiamo che non tutto sia perduto. I movimenti hanno il diritto di esigere: 1) immediata abrogazione della legge Lorenzin, sic et simpliciter, perché i numeri ci sono; 2) dimissioni della Grillo, 3) dimissioni immediate della trimurti semifascista Conte, Salvini, Di Maio; e di costruire comitati unitari con i lavoratori per unire le lotte.

Occorre che i movimenti non restino isolati e si uniscano agli scioperi e alle iniziative di lotta dei lavoratori - politica che sta adottando il Fronte di Lotta No Austerity - perché le rivendicazioni dei diritti dei lavoratori, di contratti e salari migliori sono embricate con quelle di una sanità pubblica al servizio delle persone e non delle multinazionali del farmaco. Nessun governo borghese, per quanto ciarliero, di qualunque colore politico si tinga, porterà mai avanti gli interessi delle classi oppresse.

Solo un governo dei lavoratori e delle lavoratrici, indipendente dagli interessi delle multinazionali del farmaco, potrà definire campagne vaccinali nell'interesse della salute delle masse popolari e non nell'interesse dei profitti di pochi miliardari.

Questi obiettivi potranno essere ottenuti solo con la lotta; e conquistati definitivamente unicamente con l’abbattimento rivoluzionario del capitalismo, con la dittatura del proletariato e la costruzione della società socialista. Ogni altra scorciatoia è solo pia illusione.

 

Note

1.     https://codacons.it/codacons-ddl-m5s-lega-vaccinazioni-accolte-tutte-le-nostre-richieste-ora-servono-vaccini-monovalenti-per-bloccare-le-speculazioni/

2.     https://www.ilfoglio.it/salute/2018/09/04/news/a-scuola-di-vaccini-pediatri-medici-e-presidi-contro-i-no-vax-212262/

3.     https://www.ilfattoquotidiano.it/2018/08/09/vaccini-grillo-ai-presidi-polemica-tardiva-autocertificazione-vale-per-2018-bussetti-considerare-le-preoccupazioni/4550039/

4.     https://www.ilfattoquotidiano.it/2018/08/06/vaccini-orfini-siamo-alla-barbarie-m5s-ha-scelto-di-seguire-le-scemenze-dei-no-vax-conte-inesistente/4542033/

5.     https://www.facebook.com/carmen.tortora.75/posts/10213087916088113?__tn__=K-R

6.     https://www.ildolomiti.it/cronaca/2018/vaccini-in-tanti-alla-manifestazione-a-trento-molti-i-delusi-dalla-politica-avevano

7.     https://codacons.it/vaccini-codacons-oltre-21-mila-segnalazioni-reazioni-avverse-nel-periodo-2014-2016/

8.     http://www.aifa.gov.it/content/rapporto-vaccini-2017-sorveglianza-postmarketing-italia

 

 


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