Partito di Alternativa Comunista

Costruiamo il partito rivoluzionario!

Costruiamo il partito rivoluzionario!
Quattro buoni motivi per iscriversi
al Pdac o ai Gcr
Campagna tesseramento 2017

 
 Ecco quattro buoni motivi per iscriversi al Pdac o ai Giovani Comunisti Rivoluzionari (Gcr), chiedendo la tessera 2016:
1. Perché i partiti borghesi, di centrodestra o di centrosinistra, leghisti o grillini, non rappresentano gli interessi dei lavoratori e dei giovani proletari. Oggi il governo Renzi sta sferrando uno dei più pesanti attacchi ai diritti dei lavoratori che la storia del dopoguerra ricordi: prosegue nello smantellamento e nella privatizzazione dei servizi pubblici, Scuola e Sanità, Trasporti; impone il famigerato Jobs Act che prevede la definitiva cancellazione dell'articolo 18 dello Statuto dei lavoratori, introduce il contratto che ipocritamente chiamano "a tutele crescenti", che in realtà serve a trasformare i lavoratori in forza-lavoro usa e getta, peggiora le condizioni di erogazione degli ammortizzatori sociali (per diminuire gli oneri alle aziende e aumentare quelli dei lavoratori), aiuta i padroni a incrementare lo sfruttamento, cancellando le conquiste operaie strappate con le lotte degli anni Sessanta-Settanta; si accorda con Cgil, Cisl e Uil e padronato per cancellare - con l'accordo sulla rappresentanza - la possibilità stessa di un sindacalismo combattivo.
Contro questo attacco della borghesia e del suo governo sarebbe necessaria una risposta forte, la costruzione di un grande sciopero di massa ad oltranza per fermare il governo e cacciarlo. Ma per fare questo serve un partito che organizzi le lotte.
 
2. Perché il capitalismo non ha nulla da offrire all'umanità: solo crisi, guerre, miseria, distruzione dell'ambiente. Cassa integrazione, licenziamenti, disoccupazione, precarietà, corruzione: sono parte integrante di questo sistema economico. Le politiche di Renzi sono funzionali a questo sistema, a risolvere la crisi economica a favore di industriali e banchieri, lasciando a noi il conto.
Eppure già oggi un diverso sistema sociale, basato su un'economia pianificata in base alle esigenze della stragrande maggioranza dell'umanità, consentirebbe di eliminare su scala internazionale la fame e la disoccupazione, di ridurre a poche ore la settimana lavorativa, liberando le potenzialità di ogni uomo e di ogni donna. Ma questo significherebbe, per industriali e banchieri, perdere la fonte dei loro profitti: per questo vogliono scaricare sulle spalle dei lavoratori e dei giovani i costi della loro crisi, per questo continuano ad essere terrorizzati dal comunismo, per questo insistono costantemente nel propagandare la presunta "morte del comunismo", per questo noi lavoriamo per costruire il partito comunista che ancora manca, quello di lotta.
 
3. Perché solo i lavoratori possono costruire un mondo diverso, basato su un'economia diversa, in grado di garantire a tutti una vita dignitosa. Oggi restano solo due strade: o il capitalismo (questo sistema irrazionale e folle) in crisi trascinerà l'umanità verso la distruzione, o i lavoratori prenderanno nelle loro mani la direzione dell'economia. Ai capitalisti- qualche centinaio di famiglie in tutto il mondo- conviene intraprendere la prima strada; per la maggioranza dell'umanità significherebbe il disastro. E' per questo che è necessario e urgente che i lavoratori si organizzino sulla base di un programma di indipendenza di classe dalla borghesia e dai suoi governi, per costruire i rapporti di forza nelle piazze e nei luoghi di lavoro che consentano l'occupazione delle fabbriche e l'esproprio delle aziende sotto controllo dei lavoratori; l'esproprio delle banche private e la creazione di un'unica banca di Stato.
Un simile programma può essere imposto solo da un governo dei lavoratori, che dia agli sfruttati di oggi il controllo della società, che costruisca un'economia più razionale, volta alla soddisfazione dei bisogni sociali e non più basata sul profitto di pochi. Un'economia socialista che può essere imposta solo con una rivoluzione. Ma per fare questo serve un partito rivoluzionario.
 
4. Perché una prospettiva di autonomia di classe del mondo del lavoro dalla borghesia e dai suoi governi richiede la costruzione di un'altra sinistra, rivoluzionaria, cioè di un partito comunista di lotta. Questo è il progetto in cui sono impegnati i militanti di Alternativa Comunista. Disponibili all'unità d'azione nelle lotte con le altre forze di sinistra ma consapevoli della subalternità a questo sistema dei dirigenti di tutte le forze della sinistra attuale (da Rifondazione a Sel) e di tutti i "cantieri" di nuovi partiti in cui stanno cercando di riciclarsi dirigenti in fuga da quella sinistra governista che ha miseramente fallito, dirigenti che, approfittando ancora una volta della buona fede di tanti militanti, progettano in realtà di ricostruire partiti che praticheranno la collaborazione di classe con i padroni, in forma diretta o indiretta, se serve mascherandosi dietro la parola "comunista".
Noi sosteniamo invece che il vero fronte comune che serve è quello di tutti i lavoratori, nativi e immigrati, insieme a precari, disoccupati e studenti, per cacciare Renzi ma non a favore di un nuovo governo di centrosinistra: per un governo dei lavoratori, che faccia gli interessi dei lavoratori.
Il Partito di Alternativa Comunista non ha la pretesa di essere, già oggi, quel partito rivoluzionario che serve urgentemente ai lavoratori. E' necessario un lavoro paziente di costruzione, di radicamento, che però va iniziato oggi, non attendendo passivamente. Serve un partito radicato tra le masse, che elevi la coscienza dei lavoratori attivi politicamente fino alla comprensione della necessità di abbattere questo sistema economico e sociale, che stia in ogni lotta e in ogni mobilitazione per svilupparla in una prospettiva rivoluzionaria.
Ma per questo fine ambizioso non è sufficiente un partito comunista in Italia: serve un'internazionale rivoluzionaria. Ecco perché il Pdac, con decine di altri partiti nei diversi continenti, costruisce la Lega Internazionale dei Lavoratori - Quarta Internazionale, la più grande, estesa e dinamica organizzazione rivoluzionaria nel mondo, in prima fila in tutte le grandi lotte e nelle rivoluzioni che (con buona pace di chi aveva dichiarato morta la lotta di classe e la rivoluzione) stanno crescendo in questi anni in tanti Paesi: dal Nord Africa al Brasile, dal Medio Oriente al Messico, all'Europa.
 
Vieni a conoscere il Pdac!
 
Prendi contatto con una sezione territoriale del Pdac o dei Giovani Comunisti Rivoluzionari,
o, se ancora non c'è una sezione nella tua città, aiutaci a costruirne una!
Il Pdac è un partito comunista e rivoluzionario, costruito dai lavoratori e dai giovani,
da militanti che in questi anni sono sempre stati in prima fila in ogni lotta politica e sindacale,
estraneo a ogni logica governista, finanziato esclusivamente dai suoi militanti e simpatizzanti.
 
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