DALLA CRISI SI
ESCE CON LA LOTTA!
SCIOPERO GENERALE PROLUNGATO
PER LA CACCIATA DEL GOVERNO
il volantino del Pdac per la manifestazione
del 4 aprile a Roma
Gli operai di Pomigliano bloccano
l'autostrada
Sono ormai milioni, nel nostro Paese,
i lavoratori che sono diventati - o stanno per diventare – disoccupati, e le
previsioni per i mesi a venire sono del tutto pessimistiche. Governo e
Confindustria sanno bene che la crisi è di lunga durata e le loro soluzioni
vanno totalmente a beneficio di chi questa crisi l’ha prodotta, le banche e i
capitalisti. Sanno anche che di fronte ai licenziamenti, alla riduzione dei
salari e dei servizi pubblici, al peggioramento delle condizioni di vita di
milioni di lavoratori italiani ed immigrati, si potrebbe aprire nel paese una
stagione di "tensioni sociali". Per questo vogliono assorbire nel loro disegno i
sindacati "fidati" (Cisl, Uil, Ugl ma anche Cgil) per indurre i lavoratori ad
ingoiare in silenzio i frutti amari della crisi, per permettere ai padroni di
conservare i miliardi accumulati e attendere tempi migliori per i loro profitti.
Per le migliaia di lavoratori che
oggi sono in piazza e che in questi mesi si sono mobilitati per contrastare
l’accordo del 22 gennaio (che massacra la contrattazione nazionale) e per
bloccare le controriforme governative su scuola, università, pubblico impiego,
la prospettiva non può esaurirsi nella piattaforma della manifestazione di oggi.
Gli obiettivi della Cgil di rimettersi attorno ad un tavolo con governo e
imprese per strappare qualche concessione sul piano sociale, risultano illusori
di fronte all’evidenza che la profonda crisi del sistema non permette alcuna
redistribuzione: governo e padroni per sopravvivere alla crisi devono scaricarne
i costi sui lavoratori. Ma se i responsabili della crisi capitalistica sono le
banche e i capitalisti protetti dai loro governi, siano loro a pagarne le
conseguenze! Per ottenere ciò è necessario la più forte unità di lotta da parte
dei lavoratori, nativi e immigrati, dei precari e dei disoccupati, degli
studenti e delle masse popolari. Un’unità che presuppone anche una battaglia
perché la Cgil torni ad essere, in ogni luogo di lavoro, un sindacato
conflittuale e combattivo nella prospettiva della costruzione di un sindacato di
classe.
La Grecia insegna: occorre costruire
un grande sciopero generale, prolungato e di massa per cacciare questo governo
reazionario che, tra l’altro, priva i lavoratori degli spazi democratici e dei
diritti civili (dall’attacco al diritto di sciopero alle politiche razziste).
Solo così si può aprire la strada a nuovi rapporti di forza sociali che
costruiscano una prospettiva di potere dei lavoratori: una società ed
un’economia socialista, cioè posta al servizio delle esigenze delle masse
popolari.
* Per la difesa del diritto di sciopero e di manifestazione!
Elezione proporzionale nelle RSU senza quote garantite e lotta per la
costituzione dei consigli di fabbrica!
*Scala mobile dei salari! Ritorno al
sistema pensionistico a retribuzione e riduzione dell’età pensionabile per
uomini e donne! Aumento automatico delle pensioni in relazione al carovita!
* No alla cassa integrazione
ordinaria e straordinaria, precorritrici in questa fase della mobilità! Nessun
lavoratore deve essere licenziato: le ristrutturazioni aziendali le paghino i
padroni ridistribuendo i profitti! Occupazione delle fabbriche che chiudono e
licenziano!
* Organizzazione dell'autodifesa
operaia - a partire dai picchetti di sciopero - contro gli attacchi delle forze
dell'ordine borghese e contro gli attacchi delle "ronde" per la sicurezza.
* No ai finanziamenti a banchieri e
capitalisti! Le aziende che licenziano o chiudono e le banche in crisi devono
essere espropriate e poste sotto il controllo dei lavoratori!
* Stabilizzazione di tutti i
lavoratori precari del pubblico e del privato! Permesso di soggiorno e
cittadinanza per tutti gli immigrati, con pari diritti politici e sociali dei
lavoratori italiani!
* Per i diritti sociali: trasporti,
scuola, sanità e previdenza pubblici e gratuiti! Per il diritto alla casa:
riduzione degli affitti, requisizione delle case sfitte ed esproprio delle
grandi proprietà immobiliari!
* Lotta contro le guerre
imperialiste! Ritiro immediato di tutte le truppe di occupazione! Chiusura delle
basi militari e la loro riconversione ad uso civile! Confisca dei profitti
militari ed esproprio dell'industria bellica!
* Per la cacciata del governo
Berlusconi! Per un governo dei lavoratori! Per un’economia socialista
pianificata, unica soluzione alla crisi capitalistica!