Elezioni in Sardegna
Contro l'uso abusivo di "Progetto comunista"!
Al fianco dei pastori sardi,
contro i governi borghesi di ogni colore
In questi giorni sui quotidiani e nei tg
nazionali si parla di una delle liste collegate al candidato presidente di centrosinistra
Massimo Zedda che porta il nome "Progetto Comunista". Vari ci hanno
chiesto se questo “Progetto comunista” abbia qualcosa a che fare con il nostro
Progetto comunista: la risposta è NO! Si tratta di un caso di omonimia.
Progetto comunista fu per anni il nome della
tendenza rivoluzionaria interna a Rifondazione comunista. Progetto comunista è
attualmente il nome della testata mensile del Partito di Alternativa Comunista,
che è un partito coerentemente comunista, cioè rivoluzionario.
Sappiamo che il capo-bastone di questa lista
sarda è un consigliere uscente del centrosinistra, il quale ha condiviso e
sostenuto per cinque anni le politiche anti-popolari e neo-liberiste della
giunta Pigliaru: politiche che evidentemente continua a rivendicare, dato che
anche in occasione di questa tornata elettorale si è presentato in alleanza col
Pd e gli altri partiti borghesi di sinistra. Dunque ovviamente tale lista è
distante non solo dalla nostra storia ma anche da tutta la storia del comunismo
rivoluzionario: si tratta dell'ennesima squallida stampella al servizio del Pd
e dei suoi alleati.
Nel precisare che si sta usando abusivamente
un nome che ci appartiene, e dunque nel "dissociarci" da questa
lista, non abbiamo invece dubbi nell'associarci alle dure lotte dei pastori
sardi, che in queste settimane hanno organizzato una dura lotta contro
condizioni di vita e di lavoro insopportabili. Respingiamo con sdegno le
esternazioni ipocrite del ministro dell'Interno Salvini che, mentre finge di
dare appoggio ai pastori, si rende responsabile di decine di arresti e denunce
di lavoratori in lotta: è il “Decreto sicurezza” da lui fortemente voluto che
oggi rischia di portare in galera (con fino a 4 anni di reclusione) tutti i
lavoratori che scioperano, si mobilitano e organizzano picchetti a difesa dei
propri diritti (pastori sardi inclusi).
Come siamo all'opposizione di questo
vergognoso governo razzista e padronale, ci opponiamo anche con fermezza alle
politiche – passate e presenti – dei governi nazionali e locali di
centrosinistra, che, in ossequio ai dettami della Troika europea, hanno eroso i
diritti dei lavoratori e delle lavoratrici aprendo la strada alla diffusione di
pulsioni razziste e “sovraniste”.
Non abbiamo nulla a che vedere con un
sedicente “Progetto comunista” che sostiene una lista borghese di
centrosinistra: il nostro “Progetto comunista” è rivoluzionario, operaio e
anticapitalista!