GOVERNO RAZZISTA, FERRERO
(PRC) VERGOGNOSO
dichiarazione del Comitato Centrale
PdAC
Dopo aver eguagliato e superato il governo
Berlusconi in materia di pensioni, attacco a operai e precari, politiche di
guerra coloniale, il governo Prodi -col voto della cosiddetta sinistra radicale
(Prc, Pdci, Sd, Verdi)- ha varato una norma esplicitamente razzista.
Approfittando dell'aggressione a una donna a Roma, il consiglio dei ministri,
riunito d'urgenza, ha approvato all'unanimità un decreto legge che conferisce
nuovi poteri di espulsione ai prefetti e apre la caccia a rumeni e rom.
Subito dopo, centinaia di poliziotti e
carabinieri sono stati mandati a demolire le baracche alla periferia di Roma,
avviando la deportazione delle popolazioni appartenenti a etnie considerate
pericolose e geneticamente predisposte alla violenza. Nella serata di ieri,
finiti i rastrellamenti, hanno proseguito il lavoro i fascisti, scatenando la
caccia allo zingaro per Roma.
Veltroni, leader del Partito Democratico, ha
spiegato, sulla base di statistiche (false) che la
presunta emergenza criminalità a Roma sarebbe iniziata con l'arrivo di immigrati
rumeni (le statistiche reali parlano del 96% di stupri commesso dal partner o da
familiari, distribuendo equamente le violenze sessuali, così come omicidi e
furti, su ogni etnia in proporzione alla popolazione). Intere pagine dei giornali hanno legittimato l'equazione razzista con
tanto di editoriali sulla "crudeltà slava" e sulla congenita predisposizione dei
rumeni allo stupro.
I ministri socialdemocratici hanno
confermato tutto, votando le misure del governo. Paolo Ferrero, ministro alla
Solidarietà Sociale (sic), ha persino aggiunto: "il problema esiste realmente".
Vergogna! Ecco fino a dove conduce il
sostegno alle politiche dei governi della borghesia: altro che "influenzare" le
politiche padronali!
Sabato 28 ottobre, nell'indifferenza della
sinistra di governo (ma anche di quella sinistra "critica" che si colloca mezzo
metro più a sinistra), si è svolta a Roma una grande
manifestazione (almeno diecimila reali, in gran parte immigrati), una
manifestazione che, unico partito, come PdAC -ne siamo orgogliosi- abbiamo
contribuito ad organizzare, che ha rivendicato pieni diritti per gli immigrati e
ha contestato i piani di Ferrero-Amato che mantengono i Cpt e tutto il corredo
di politiche discriminatorie dei precedenti governi con lo scopo di rendere gli
immigrati mano d'opera sempre più sfruttabile per i padroni.
Dalla manifestazione del 28 bisogna prendere
esempio per costruire un grande movimento di lotta che unifichi lavoratori e
giovani immigrati e nativi contro le politiche padronali dei due poli
dell'alternanza.
Partecipiamo in massa allo sciopero del 9
novembre, promosso dal sindacalismo di base!
Costruiamo poi un grande sciopero generale
unitario, con manifestazione nazionale a Roma, per
cacciare il governo Prodi, governo di guerra, governo razzista!