Granarolo: le botte della polizia non fermano la lotta!
La lotta dei facchini della Granarolo non si ferma!
Oggi i lavoratori delle cooperative della logistica hanno messo in atto un altro picchetto davanti ai cancelli dell’azienda con il blocco dei camion che trasportavano le merci. La rivendicazione è sempre quella della riassunzione dei 51 lavoratori licenziati per motivi politici. Il prefetto, non solo non ha rispettato gli accordi che prevedevano il reintegro dei lavoratori, ma ha pensato bene di chiudere ogni trattativa a colpi di manganello. Infatti, verso la tarda mattinata, polizia e carabinieri hanno pesantemente caricato i lavoratori sgomberando il picchetto con metodi brutali (pugni, scudi e anche spray urticante in faccia ad un manifestante). Come militanti di Alternativa comunista abbiamo, anche oggi, dato sostegno attivo ai lavoratori in lotta della Granarolo, con la nostra presenza al loro fianco, come facciamo da quando è partita la vertenza, ben nove mesi fa. Nei prossimi giorni continueremo a partecipare alle iniziative di lotta che saranno messe in campo per resistere alla controffensiva di padroni e polizia per conquistare lavoro, diritti e dignità e soprattutto rivendicando l’immediato rilascio dei cinque manifestanti fermati dalla polizia (quattro lavoratori e uno studente medio solidale). La vostra repressione non ci fermerà!
Ora e sempre Resistenza!
Giovani di Alternativa Comunista Bologna
