Alla SBE, una fabbrica in attivo che macina profitti e con un'alta percentuale di lavoratori precari, si evidenzia il palese tentativo padronale di scaricare l'aumento dei costi - determinati dai premi di produzione e dal ritorno alle 40 ore settimanali solo per i lavoratori fissi - sui lavoratori precari tramite l'abbassamento dei salari.
Dobbiamo rilevare che questo grave tentativo di divisione dei lavoratori non è contrastato a sufficienza dalla Fiom Cgil provinciale.
Tutti i lavoratori devono contrastare e denunciare questo tentativo di divisione sulla base di rivendicazioni unificanti:
. Aumenti salariali per tutti i lavoratori;
. Ritorno alle 40 ore settimanali per tutti i lavoratori;
. Nessun abbassamento salariale a carico dei lavoratori precari;
. Assunzione a tempo indeterminato di tutti i lavoratori precari.
Solo l'unità dei lavoratori può sconfiggere il tentativo padronale di dividerli sulla base del rapporto di lavoro.
Patrizia Cammarata del CPN del Prc
Antonino Marceca del CPN del Prc
Susanna Sedusi del CPR Veneto del Prc
Luigi Bozzato del Cpf di Trento; Dir. Prov. Fiom Cgil del Trentino