Caso Eluana
CONTRO LA CAMPAGNA
REAZIONARIA DI BERLUSCONI
Comunicato stampa del Coord. regionale Friuli Venezia Giulia del Pdac
Il coordinamento regionale del Pdac desidera ribadire la propria solidarietà verso quanti hanno manifestato nel corso della vicenda di Eluana Englaro a favore della laicità dello Stato e contro la vile e oscurantista campagna lanciata dal governo Berlusconi, che assieme ai suoi alleati locali e alle realtà associative controllate dai vertici vaticanisti, è ricorso, senza alcun rispetto verso la famiglia Englaro, all’intimidazione coercitiva e a tecniche ciarlatane di disinformazione pur di veicolare un percorso di regressione istituzionale.
Il Partito di Alternativa Comunista saluta con particolare favore la presenza della Cgil nella mobilitazione per la laicità, unico sindacato tra le grandi confederazioni che ha rifiutato di sottoscrivere un ulteriore arretramento del modello contrattuale di lavoro. Quella presenza ha ricordato il ruolo decisivo svolto dal movimento dei lavoratori nelle battaglie per le libertà civili. Non a caso la crisi del movimento operaio ha ridato ossigeno alle forze reazionarie anche sul piano dei diritti civili e democratici, basti pensare ai reiterati attacchi alla Legge 194 per arrivare allo squadrismo neofascista contro i lavoratori migranti sino ai manganelli polizieschi contro gli operai di Pomigliano e Milano.
Il precipitare della crisi capitalistica dispiega un’offensiva a tutto campo da parte della classe dirigente. Dal lavoro ai diritti costituzionali. S’impone l’urgenza di un governo dei lavoratori negli interessi dei lavoratori, i veri produttori della ricchezza sociale. A questa prospettiva lavora il PdAC. Un governo contrapposto sia alla destra che al centrosinistra, che nell’omologazione bipolarista competono nell’affidabilità governativa da presentare a quella tetrarchia che domina la politica italiana ossia Confindustria, Mediobanca, Nato e Vaticano.