Monteroni di Lecce
L'UNICA LISTA COMUNISTA
di Andrea Valerini (*)
Cinque le liste che si fronteggeranno per eleggere il sindaco del Comune di Monteroni di Lecce, località a 5 km dal capoluogo: una che si rifà al Pdl nazionale, una civica più o meno di centrosinistra (con innesti dalla destra e da parte di personaggi radical chic); due civiche che rappresentano il meglio del berlusconismo post-democristiano. E un’unica scelta di vera alternativa, fuori dal coro: quella del Partito di Alternativa Comunista.
Una
prima riflessione merita l'assurdità del sistema di voto delle amministrative
per i comuni al di sotto dei 15 mila abitanti, a forte impronta maggioritaria:
in tal modo diventa difficile per le nuove formazioni ritagliarsi uno spazio
rappresentativo (si veda come tale sistema sia stato esteso alle elezioni per
la Camera dei Deputati, soffocando la rappresentanza anche a livello
nazionale). Ciò nonostante il nostro ingresso nell'agone elettorale qualche
scossone, nella nostra asfittica realtà paesana, lo ha già provocato: siamo
stati gli unici a portare avanti un progetto classista, senza seguire il valzer
delle trattative tra "notabili" portatori di pacchetti di voti (le
differenze ideologiche sbiadiscono in un tessuto sostanzialmente periferico e
piccolo-borghese). E' per questo che siamo stati i primi a presentare nella
giornata di sabato 15 la nostra lista. Ma soprattutto con la nostra scelta
abbiamo rotto il malvezzo locale di accorpare tutto e il contrario di tutto in
due listoni a-ideologici sostanzialmente identici: perciò dobbiamo rallegrarci
che, per la prima volta dopo tanti anni, a Monteroni siano stati rispettate le
casacche di appartenenza nazionali. Altro aspetto positivo dovuto anche alla
nostra lista è stato il ricambio generazionale, a cui un po' tutte le liste si
sono adeguate, in parte per non ripresentare vecchi volti impresentabili (tra i
quali l'ex sindaco), in parte per fronteggiare la novità di un candidato
sindaco (il nostro) trentaquattrenne, in una lista di partito capeggiata
dall'ex segretario del Prc locale, Luigi Musto, nell'area di Progetto comunista
da sempre, con operai, disoccupati e precari. La Sinistra arcobaleno (molti ex
rifondaroli), è in alleanza, per meri calcoli utilitaristici, con il Ps locale
e con new entry radical chic.
Ecco
il nodo centrale della scelta di domenica 13 e di lunedì 14 aprile, a favore
del Partito di Alternativa Comunista a Monteroni: perché oggi più che mai la
scelta di un partito dei lavoratori? Perché viviamo in un paese difficile, i
cui "poteri forti" sono la criminalità organizzata e il partito degli
speculatori edili, che approfittano delle opportunità fornite dallo sviluppo
universitario che ricade nel nostro territorio per derogare a qualsiasi minima
regola urbanistica; tutto ciò con la connivenza dell'apparato burocratico e di
un ceto politico parassitario, colluso, che ha votato per anni all'unanimità su
scelte importanti: da noi, più che mai, è evidente l'assoluta equivalenza tra Ps
e Pdl.
Solo
una forza coraggiosa e fuori dal sistema di potere borghese può dare una
speranza al nostro martoriato paese. Chiediamo ai lavoratori e ai giovani
perciò una scelta chiara: A MONTERONI VOTIAMO PARTITO DI ALTERNATIVA COMUNISTA.
(*)
candidato sindaco del PdAC