VERSO LE ELEZIONI IN SARDEGNA
Appello alle forze anticapitaliste, anti-imperialiste e anti-colonialiste della Sardegna
Quando la sfida non si consuma con centrodestra e centrosinistra come antagonisti, ha luogo all’interno degli schieramenti stessi, come testimonia la battaglia all’ultimo sangue tra burocrazie del Partito Democratico sardo.
Dopo quattro anni al timone della regione, il centro-sinistra lascia però dietro di sé crisi vere, reali, tangibili e non crisi di governo. Aziende (in grandissima parte stabilimenti industriali) che chiudono gettando migliaia di lavoratori e di famiglie sul lastrico, comparto agro-pastorale eternamente in difficoltà: oggi è soprattutto questa la Sardegna, ma i politicanti dei due schieramenti fingono di non vedere. Le politiche del centrosinistra si sono dimostrate, una volta di più, assolutamente sovrapponibili a quelle del centrodestra e cioè votate a salvare faccia e portafogli dei padroni, non certo a fare gli interessi dei lavoratori e delle loro famiglie.
Di fronte ad una situazione in cui la maggioranza dei soggetti politici si stringe nuovamente attorno ai due schieramenti borghesi, occorre una risposta politica dei lavoratori anche sul terreno elettorale.
Per questo motivo ci rivolgiamo alla sinistra sarda che abbia come riferimento la classe lavoratrice, alle forze anticapitaliste, anticolonialiste, anti-imperialiste e proponiamo, come PdAC, un blocco elettorale di classe che si contrapponga alla coalizione guidata da Soru come a quella guidata da Cappellacci e porti il 15 e 16 febbraio una voce fuori dal coro: quella dei lavoratori e delle masse popolari sarde.
Il Coordinamento Regionale sardo del Partito di Alternativa Comunista
www.pdacsardegna.altervista.org
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.