Sicilia
La lotta No-Muos prende il via
di Francesco Miccichè (*)
Come
un lupo affamato di sangue che nel buio attacca la sua preda cosi questa notte
lo stato con il suo braccio armato non ha esitato di attaccare gli inermi
manifestanti che in quella fredda notte presidiavano il territorio contro le
insidie dell’ ormai famoso mostro americano il Muos.
Per
chi non lo sapesse si tratta di un sofisticato sistema di telecomunicazioni
satellitari denominato Muos
(Mobile
User Objective System) di proprietà della marina militare statunitense, il
sistema Muos è un sistema radar che consiste in tre grandi antenne paraboliche
per le trasmissioni in banda Ka verso i satelliti geostazionari, più due
trasmettitori elicoidali in banda Uhf per il posizionamento geografico, le onde
Uhf sono ad altissima frequenza e servono per veicolare informazioni militari,e
per guidare i Droni "aeri di guerra" telecomandati, utilizzando una
costellazione di 4 satelliti.
Il
campo di azione di queste onde elettromagnetiche si estende per un raggio di
circa 70-80 Km. Al mondo esistono quattro stazioni Muos ,una in Australia, una
in Virginia, una alle Hawaii e ora l’ultima a Niscemi, dentro il cuore della
riserva naturale della Sugheretta, riserva inserita nella rete ecologica “Natura
2000”.
Questo
mega mostro americano non solo andrà a deturpare il territorio, ma causerà
danni gravissimi alla salute dei cittadini e all'agricoltura, visto che nel territorio
di Niscemi che è famoso per la coltivazione di carciofi, le onde
elettromagnetiche andranno a interferire con leapparecchiature mediche come il
pace-maker ,e con i traffici aeri circostanti.
La
realizzazione di questo pericoloso mostro venne approvato inizialmente senza
passare dal parlamento dall’assessore regionale all’ambiente Armao sotto la
supervisione dell’ex presidente Lombardo e dal fascista La Russa ai tempi
ministro della Difesa che decisero nel 2008 di affidare un consorzio di imprese
chiamato Team Muos Niscemi, guidato dalla Gemma Spa (non è un caso che la Gemma
risulti tra l’elenco delle imprese che finanziarono nel 2008 l’Mpa, il partito
di Lombardo).
Dal
6 ottobre scorso i cittadini di Niscemi e tutti i movimenti e comitati NO Muos
hanno protestato contro il mostro Usa, nello stesso giorno la Procura di
Caltagirone sequestra la base per alcune violazioni riscontrate. Ma la felicità
per la chiusura della base dura poco perché il 28 ottobre il Tribunale della
libertà di Catania ha annullato il sequestro della base dando il via libera ai
lavori.
Per
l’ultimazione dei lavori si aspettava una gru per il montaggio delle
paraboliche per il completamento dei lavori Niscemi e la notte tra il 10 e 11
gennaio. Nella notte della vecchia e mai noiosa telenovela tra Santoro e
Berlusconi, gli apparati dello Stato borghese preparavano per Niscemi e per la
Sicilia il colpo. Ma come sempre degli irriducibili militanti del movimento NO Muos
dormivano in strada per presidiare e monitorare l'area. Nel buio della notte
due luci abbagliavano gli occhi dei pochi manifestanti che in meno di un attimo
realizzavano quello che stava per accadere: erano i fari del famoso camion per
il trasporto della gru per istallare le paraboliche e ultimare l’impianto
all’interno della base militare Americana.
Più
la luce si avvicinava, e più si sentiva il passo pesante degli anfibi del
reparto della celere, che in assetto anti sommossa hanno scortato il camion e
sgomberato il passaggio con la violenza.
Dopo
un ora e mezza di resistenza estenuante il camion col la gru riesce ad entrare
dentro la base, i dati di questo scontro sono chiari: lesioni fisiche che hanno
subito i manifestanti (quattro poliziotti per manifestante).
Nessuna
notizia data nelle maggiori reti televisive nazionali.
Noi
di Alternativa Comunista fin da subito abbiamo denunciato questi vergognosi
fatti,esprimendo massima solidarietà verso tutti i manifestanti che sono stati vittima
della repressione che, come in Val di Susa, cerca di portare il loro ordine con
la regola del manganello, per servire umilmente gli interessi economici di uno
stato borghese che come sempre succhia il sangue del proletariato e deturpa e
devasta con le sue ruspe intere arie di grande valore naturale e paesaggistico.
Noi
di Alternativa Comunista fin da subito ci siamo attivati contro la
realizzazione del MUOS e continueremo senza sosta in questa battaglia che ci
vede come sempre in prima linea al fianco di chi lotta.
(*) coordinatore Pdac Agrigento