Partito di Alternativa Comunista

Lutto nell'Internazionale

Lutto nell'Internazionale

 

Compagna Cilinha:

fino al socialismo, sempre!

 

 

 

 

cecilia toledo

 

E' morta la compagna Cecilia Toledo, Cilinha.

Inviamo un fraterno abbraccio solidale ai militanti del Pstu e a Martin Hernandez, suo compagno.

Cilinha era dirigente del Pstu, nostro partito fratello in Brasile, dirigente della Lit, militante e teorica, artista, autrice, tra l'altro del libro "Mujeres. El género nos une, la clase nos divide", una lettura marxista dell'oppressione della donna su cui si sono formate e formati tante e tanti di noi.

Da tempo malata di cancro, ha continuato la sua militanza rivoluzionaria fino all'ultimo, regalando a tutte e a tutti noi il suo esempio e la sua fiducia nella causa del proletariato internazionale, la sua passione per il teatro militante e per l'arte, la sua intelligenza, il suo sorriso.

Ricordiamo ancora quando nel 2011 partecipò a una assemblea nazionale del Pdac, entusiasmando la platea con un intervento appassionato, trasmettendoci l'orgoglio di appartenere allo stesso partito mondiale, la Lit-Quarta Internazionale.

La ricordiamo così: una grande combattente da cui prendere esempio nella difficile ma imprescindibile battaglia per la distruzione rivoluzionaria della società divisa in classi, per il socialismo.

Cara Cecilia, continuiamo questa battaglia e la vinceremo anche in tuo nome!

 

Comitato Centrale del Pdac, sezione italiana della Lit-Quarta Internazionale

 

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Il saluto del Segretariato della Lit-Quarta Internazionale

 

Questa mattina abbiamo perso la compagna Cecilia Toledo, la cara Cilinha, come sempre la chiamavamo in Brasile e in tutta la Lit. Cilinha è stata un quadro che ha dedicato tutta la sua vita a costruire il partito rivoluzionario e l'Internazionale, con una militanza infaticabile. Dopo una battaglia di anni contro il cancro, infine non ha potuto resistere. Però anche quando la malattia la colpiva duramente, non cessava di fare la sua militanza rivoluzionaria.

La sua attività militante, rivoluzionaria e internazionalista, iniziò in Brasile all'epoca della Lega Operaia, nel mezzo della dittatura degli anni Settanta. Ebbe un ruolo importante nell'organizzazione degli artisti che furono in prima fila nella lotta contro il regime militare e nella ricostruzione del sindacato della categoria, dove fu una degli attivisti che si batté contro la burocrazia, nel quadro di quel processo che rivoluzionò il movimento operaio e i sindacati brasiliani.

Fu militante di Convergenza Socialista (Cs) dalla sua fondazione e partecipò alla lotta di Cs nel Pt, contro la burocrazia lulista. Lotta che diede origine al Pstu.

Però la sua militanza non si svolse solo in Brasile. Fu sempre una trotskista convinta e per tanto una militante internazionalista. Per questo, già negli anni Ottanta, si trasferì per un periodo a vivere in Argentina, dove militò nel Mas, in un quartiere operaio del comune di Matanza.

Cilinha era una eccellente giornalista e fu sempre impegnata nel lavoro di elaborazione di materiali politici e di propaganda del marxismo. Fu per anni responsabile del periodico del partito brasiliano, prima della Cs e poi del Pstu. Nella Lit ebbe un ruolo decisivo nell'elaborazione e nella pubblicazione della rivista Marxismo Vivo negli anni dal 2000 al 2015, così come del Correo Internacional. Molti dei suoi articoli furono tra i più letti nel sito della Lit.

Cilinha si fece conoscere non solo dai nostri militanti ma anche fuori dalle nostre file per il suo lavoro teorico, programmatico e politico sull'oppressione delle donne. Fece parte della segreteria delle donne del Pstu e della segreteria delle donne dell'Internazionale. Curò la pubblicazione di classici del marxismo, di corsi e seminari sulla questione femminile. Studiò e divulgò l'esperienza unica della rivoluzione russa sul tema delle donne. Grande rilevanza, nel suo contributo programmatico, ha il suo libro "Il genere ci unisce, la classe ci divide", libro che è stato punto di riferimento nella difesa di una posizione marxista e di classe contro le concezioni del "femminismo di genere". Tanto è vero che il libro viene continuamente ristampato in diverse lingue da più di un decennio. Per far conoscere questa elaborazione Cilinha ha viaggiato in vari Paesi, partecipando a dibattiti sia in America Latina che in Europa o in Africa. Inoltre pubblicò una lunga serie di testi sull'oppressione della donna in riviste, giornali, siti.

Un'altra sua grande passione fu l'arte, e in particolare il teatro. Nel teatro attuò come attrice, regista e autrice. Fin dalla gioventù partecipò a gruppi teatrali d'avanguardia in Brasile. Negli ultimi anni si dedicò a organizzare gruppi di attori per presentare i suoi lavori in luoghi di lavoro in lotta, come l'occupazione di Esperanca a San Paolo, in fabbriche come la Felfort a Buenos Aires. O in zone operaie come nel sud di San Paolo. Questi gruppi teatrali, diretti da Cilinha, rivendicavano la scuola di Brecht, cioè il teatro come arma militante per risvegliare la riflessione degli sfruttati e degli oppressi. Cilinha adattò varie opere di Brecht in un lavoro collettivo di creazione coinvolgendo gli attori con cui lavorava in un teatro politico molto legato al movimento operaio e popolare.

Si dedicava anche agli studi e alle discussioni teoriche sull'arte, seguendo il criterio di Trotsky secondo cui ci deve essere "la massima libertà nell'arte", e dunque contro la deformazione che lo stalinismo introdusse anche in questo campo, il cosiddetto "realismo socialista" che si cercò di imporre a tutti gli artisti russi (e nel mondo), imponendo la censura e la repressione anche nel campo artistico.

Nelle pagine di Marxismo Vivo e nei nostri siti web si possono trovare vari saggi di Cilinha sull'arte, così come il suo dialogo con artisti e intellettuali sulla questione del marxismo e dell'arte.

Cilinha era una di quelle rivoluzionarie che fanno propria l'espressione "nulla di ciò che è umano mi è estraneo", e per questo i suoi interessi andavano ben al di là dei temi citati qui sopra. Molti altri campi la interessavano e in particolare era sempre assorbita da quelle tematiche che più le sembravano importanti per l'elaborazione marxista e per la lotta per il comunismo; per esempio stava studiando il fenomeno delle religioni, su cui pubblicò alcuni testi recentemente.

La sua presenza era di stimolo per tutti quelli che l'hanno conosciuta e hanno militato con lei, per continuare a lavorare per la rivoluzione socialista ogni giorno con più forza. La sua personalità allegra e inquieta contagiava tutti. Sentiremo terribilmente la sua mancanza, però siamo sicuri che la sua vita ha avuto un senso. Cilinha ci ha lasciato una lezione su come dedicarsi pienamente alla costruzione del partito e dell'Internazionale e contribuire così alla lotta per un mondo socialista.

Sappiamo che è un'ora difficile per Martin Hernandez, su compagno di tutta la vita, e per suo figlio Martin Garcia, per sua sorella Cristina e sua cognata e amica Alicia Sagra. E tutti loro facciamo le nostre condoglianze e inviamo un abbraccio in nome di tutti i militanti della Lit-Quarta Internazionale: che siano certi che l'esempio di vita di Cilinha e il suo contributo sono come un'eredità che ci riempie di orgoglio.

 

 

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