Partito di Alternativa Comunista

Massima solidariet

Massima solidarietà alle lavoratrici della Nek!

Massimo disprezzo per Elena Donazzan!

 

Commissione Lavoro Donne del Partito di Alternativa Comunista 

 

Esprimiamo vicinanza e solidarietà alle lavoratrici in lotta dell’azienda Nek, azienda di trattamento di rifiuti di Monselice, e in modo particolare alla compagna che ha abortito a causa delle tensioni, della repressione, dei tentativi di sgombero della polizia nei confronti dell’occupazione coraggiosamente attuata da oltre un mese contro i licenziamenti.

Una lotta eroica di queste lavoratrici, molte di loro immigrate, che lavorano per la cooperativa Libera che ha in appalto la manodopera e che è proprietaria al 99% della Nek: le solite partite di giro che servono a sfruttare meglio la classe lavoratrice.

In quanto donne, lavoratrici e militanti rivoluzionarie siamo addolorate per quanto avvenuto e ci sentiamo vicine a queste donne. Siamo tanto vicine a loro quanto invece lontane e colme di disprezzo per un’altra donna, l’assessore della Regione Veneto di Forza Italia, Elena Donazzan. Una donna che è stata presente pochi giorni fa al Family Day e che dichiara che "la famiglia è il nucleo naturale e centrale della società e ha diritto ad essere protetta dalla Società e dallo Stato".

Una donna che, in rappresentanza della classe padronale, aveva annunciato di voler fare un tour di "ispezioni" nelle scuole venete per verificare i casi di professori che fanno politica "sempre a sinistra" e che nei giorni scorsi, a palazzo Balbi, ha convocato un tavolo contro le lotte e gli scioperi avvenuti nelle più importanti piattaforme di logistica.

La lettera, inviata ai prefetti, è stata firmata e condivisa, oltre che dalla Regione Veneto, anche da Cgil-Cisl-Uil, dalla Provincia di Padova, dai committenti (Prix, Despar–Aspiag Service, Trasporti Romagna-Mg Service, Alì e Unicomm) e Legacoop: sollecita "l’intervento tempestivo delle Prefetture per ripristinare la legalità e l’agibilità dei cantieri" in caso di comportamenti intimidatori "verso la committenza" (sic!). Un esempio che dimostra il ruolo di subordinazione agli interessi padronali che svolgono le direzioni burocratiche di Cgil-Cisl-Uil: come a Fidenza hanno promosso un presidio di lavoratori contro lo sciopero dei facchini immigrati della Bormioli, in Veneto si ergono a difensori dei padroni della logistica e dei loro profitti, invocando maggiore repressione!

La nostalgica Elena Donazzan, che ritiene tanto importante la famiglia, invece di portare la solidarietà alle lavoratrici in lotta della Nek, molte di loro madri che stanno lottando per la propria sopravvivenza e quella dei propri figli, invoca il pugno di ferro contro le lotte in difesa del posto di lavoro!

Ancora una volta possiamo affermare che non basta essere donna per avere a cuore le sorti delle altre donne e che il genere (l’essere donne) ci unisce, ma la classe (essere sfruttate o sfruttatrici) ci divide.

Ad Elena Donazzan, attiva rappresentante degli interessi degli sfruttatori, massimo disprezzo!

Alle lavoratrici in lotta della Nek, massima solidarietà!

 

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