Puglia
PDAC E PRECARI ASSEDIANO VENDOLA
Ecco cosa fa Vendola dove governa
di Michele Rizzi
Oltre duecento lavoratori hanno partecipato al presidio di protesta organizzato da Alternativa comunista per dire no al Piano sanitario della Giunta Vendola concordato con il governo Berlusconi che spazza via 19 ospedali pubblici, 2250 posti letto, 30 consultori e le tanto auspicate internalizzazioni dei precari della sanità.
Ad un certo punto della
protesta che ha spinto la
Giunta a farsi proteggere dalle forze dell'ordine che hanno
bloccato l'accesso agli ingressi del Consiglio regionale, i militanti di
Alternativa comunista e i lavoratori precari hanno occupato per due ore Via
Capruzzi, interrompendo il traffico al grido di "lavoro, lavoro, la vostra
crisi non la pagheremo noi", facendo anche cominciare con notevole ritardo
i lavori del Consiglio regionale.
Alla mobilitazione erano
presenti anche abitanti dei paesi interessati dal taglio degli ospedali, come
Campi Salentina, San Marco in Lamis, Bitonto e Triggiano con cui abbiamo avuto
un incontro.
Vendola, scaricando sul
centrodestra le colpe dello sfascio della sanità pubblica, scorda un piano di
finanziamento al magnate della sanità privata italiana, quel Don Verzè
coinvolto in scandali giudiziari nell'era Craxi, intimo amico di Berlusconi in
Lombardia e amico di Vendola in Puglia. Si chiudono due ospedali pubblici nel
tarantino per aprirne uno (con venti posti letto in meno) che verrà regalato al
magnate della sanità privata.
Dunque, Vendola peggio di
Fitto. Le primarie il buon Niki le ha già vinte: ma si tratta di quelle della
sfiducia dei lavoratori precari della sanità a cui aveva promesso la stabilizzazione
in campagna elettorale e che poi ha abbandonato per firmare la cambiale in
bianco alle lobby della sanità privata e al ministro Tremonti.
La vertenza comunque continua e Alternativa comunista continuerà a chiedere il ritiro del Piano sanitario di lacrime e sangue e la stabilizzazione dei precari della sanità, perché noi a differenza del Prc e di Vendola che vendono gli interessi dei lavoratori, della sanità pubblica e dell'acquedotto pugliese alla borghesia predatrice, fondiamo la nostra esistenza sulla lotta irriducibile per gli interessi dei lavoratori e contro il capitalismo e i suoi governi borghesi.
(*) ex candidato presidente della Regione Puglia di Alternativa comunista