Puglia, 13 giugno
OTTIMA RIUSCITA DEL SEMINARIO REGIONALE DEL PDAC
di Adriano Lotito
Dopo
un breve intervento di Michele Rizzi, ex-candidato alla presidenza della
Regione Puglia alle scorse elezioni regionali, il compagno Francesco
Ricci ha
ripercorso sinteticamente le tappe fondamentali della storia del
movimento
operaio e comunista (dalla Rivoluzione francese alle lotte degli anni
Settanta)
con lo scopo di trarre dagli insegnamenti del passato, la guida d'azione
per
affrontare e organizzare le lotte attuali e rispondere in maniera
efficace alla
grave crisi economica che sta dilaniando le società occidentali, acuendo
le
disparità sociali e gettando la stragrande maggioranza della popolazione
in uno
stato di miseria.
Mentre
i governi di tutti i Paesi (da Zapatero a Obama, dalla Germania
all'Italia),
asserviti agli interessi delle banche e dei grandi gruppi industriali,
sono in
procinto di approvare manovre finanziarie per attaccare ancora più
duramente le
già precarie condizioni della classe lavoratrice, Alternativa Comunista
ha
ribadito anche in occasione di questa assemblea, che l'unica soluzione
possibile rimane la lotta cosciente e organizzata del proletariato volta
a
sovvertire l'attuale sistema capitalistico e a fondarne uno nuovo, il
solo che
possa offrire prospettive di progresso all'umanità: il socialismo.
Successivamente
sono state precisate le differenze che, da sempre, storicamente,
separano i
rivoluzionari dai riformisti e dai centristi e gli elementi
imprescindibili che
rendono rivoluzionario un partito. Anche questa volta l'analisi è
partita dal
passato (la scissione tra menscevichi e bolscevichi agli inizi del
Novecento)
per poi ricollegarsi alle vicende attuali, che vedono il completo
fallimento
della Rifondazione Comunista e la crisi del progetto di Sinistra Critica
e Pcl,
le due maggiori organizzazioni centriste presenti in Italia.
Ne
è nato infine un vivace dibattito che ha visto prendere la parola operai
della
zona industriale di Modugno, disoccupati del comitato "Iskra",
ex-interinali
dell'azienda Bar.sa, studenti coinvolti nell'occupazione dell'Ateneo di
Bari,
compagni in lotta contro la famigerata Ilva di Taranto. La discussione
ha
toccato le questioni più importanti dell'ultimo periodo: la lotta degli
operai
della Fiat a Pomigliano, il problema dell'internazionalismo proletario,
l'oscurantismo dei mass media sulle lotte dei lavoratori, il massiccio
attacco
sferrato dal governo Berlusconi a scuola e università pubbliche, le
politiche
padronali di Nichi Vendola, nuovo guru della "sinistra" italiana e, last but not least, una prostituzione
culturale che vedi gli intellettuali nostrani sempre più asserviti a
giochi di
potere e interessi economici.
Insomma,
si può affermare che questo seminario regionale sia stato un
indiscutibile
successo, per quanto riguarda il numero dei partecipanti (oltre la
sessantina),
lo spessore dei temi trattati, e soprattutto la dimostrazione di un
vivace
entusiasmo da parte dei presenti, che in un afoso pomeriggio domenicale
di giugno
hanno preferito prendere parte ad una lunga e impegnativa discussione,
anziché
godersi una gita al mare.