A Brescia lotta unitaria di immigrati e nativi
La solidarietà da parte di immigrati e attivisti antirazzisti da sotto la gru, e la fermezza che dimostrano nella lotta i sei compagni sulla gru, si è concretizzata nella grande manifestazione dello scorso sabato, dove in diecimila hanno sfilato fermandosi sotto la gru: "permessi di soggiorno per tutti, basta rubare, basta pagare, siamo tutti sulla gru".
Lunedì 8 novembre, mentre vi è il tentativo di rimuovere il presidio che permane da giorni in piazzale Battisti, alle sei del mattino vengono perquisiti i locali dell'oratorio San Faustino che dà ospitalità alle decine di compagni che si alternano per mantenere il presidio permanente. Manganellate e i primi arresti: decine di poliziotti e carabinieri sgomberano inoltre il presidio. La repressione è tra le più becere: vengono caricate persone indifese e vengono arrestati in modo sistematico i rappresentanti delle varie realtà attive da oltre una settimana in sostegno della lotta. Decine sono stati i fermi tra immigrati e antirazzisti e l'ordine viene direttamente dal ministro dell'Interno Maroni.
Dopo varie cariche il presidio si ricompatta in via San Faustino, a cento metri dalla gru dove i sei ragazzi permangono respingendo col lancio di oggetti i tentativi di mettere reti di protezione sotto la struttura (per poi tirarli giù).
La repressione colpisce tre compagni egiziani, portati al Cie di via Corelli a Milano, sette altri immigrati sono rinchiusi al Cie di Corso Brunelleschi a Torino, cinque obblighi di firma, un ragazzo e un delegato Fiom agli arresti domiciliari in attesa di processo.
Siamo ormai al tredicesimo giorno e la lotta contro la sanatoria truffa e contro il reato di clandestinità si propaga anche in altre città: a Milano alcuni immigrati sono saliti su una torre in via Ibonati, diversi i comitati sorti per contribuire in questa importante battaglia.
Si fa strada una consapevolezza: solo unendo le lotte dei lavoratori immigrati e nativi riusciremo ad ottenere diritti per tutti: il diritto a una vita dignitosa, il diritto al lavoro e all'istruzione pubblica per tutti.
Intanto la lotta continua ad oltranza, nell'unità con i compagni sulla gru a Brescia come sulla torre a Milano: rigettando la Bossi-Fini che crea il reato di clandestinità obbligando migliaia di immigrati a lavorare in nero e a vivere ai margini della società; contro le politiche razziste e xenofobe condotte in questi anni sia dai governi di centrodestra che di centrosinistra (ricordiamo i pullman di Prodi per rispedire i rom in Romania, col benestare dell'allora ministro del Prc Paolo Ferrero).
Nella situazione cercano di inserirsi i fascisti. Forza Nuova, nel tentativo di trovare visibilità, ha indetto proprio a Brescia una manifestazione nazionale per sabato 13 novembre.
Il Partito di Alternativa Comunista, già presente con i propri militanti in questi giorni di presidi e manifestazioni, partecipa e invita tutti a partecipare al presidio di sabato 13 per contrastare la parata dell'organizzazione neofascista e per portare solidarietà agli immigrati ancora sulla gru.
Non pagheremo noi la crisi del capitalismo!
SABATO 13 NOVEMBRE A BRESCIA
presidio dalle ore 14
seguirà manifestazione in quartiere