RAZZISMO E GUERRA:
E CONTRO IL CAPITALISMO CHE LI GENERA
Da anni cercano di trasformare il 25 aprile in una celebrazione di "unità nazionale" e concordia tra le classi. Il PdAC vuole invece ricordare la Resistenza come battaglia dei lavoratori per sottrarre il Paese alla barbarie di fascismo e guerra in cui lo avevano precipitato le classi dominanti.
L'antifascismo non può essere relegato a pura memorialistica. L'antifascismo va praticato oggi contro le politiche razziste (espulsioni, lager per immigrati, super-sfruttamento) applicate prima dal governo Prodi-Ferrero e ora da quello Berlusconi-Bossi-Fini. L'antifascismo non è battaglia di un sol giorno: va praticato tutti i giorni contro le ronde razziste della Lega, contro le organizzazioni fasciste che cercano di aprire sedi in ogni città. Bande che aggrediscono i giovani e i militanti di sinistra e che domani potrebbero essere scatenate contro gli operai, come tante volte è successo nella storia d'Italia insanguinata da stragi volute dai padroni e realizzate dallo Stato e dalla manovalanza fascista contro la crescita delle lotte dei lavoratori.
Oggi come ieri, i governi padronali dissanguano gli operai, finanziano guerre, scaricano la crisi del capitalismo sui lavoratori del nostro Paese e dei Paesi che aggrediscono con le loro truppe di rapina coloniale (come in Afghanistan). Licenziamenti, disoccupazione, razzismo e fascismo: ecco cosa il capitalismo può garantire all'umanità.
La sinistra governista (Prc, Federazione della sinistra, Sel), che fingeva di poter governare diversamente questo sistema e i cui dirigenti (da Ferrero a Vendola) ancora ambiscono a tornare nei governi e nelle giunte col Pd, è in crisi. Le sue proposte appaiono sempre meno credibili. Non è nei governi del capitalismo che si risolveranno i problemi dei lavoratori. Solo dalla lotta di massa potrà venire la risposta, costruendo i rapporti di forza per imporre una soluzione operaia contro il capitalismo e i suoi governi, cioè un governo dei lavoratori. Affinché le lotte siano vincenti è necessario costruire quel partito comunista di massa che ancora non c'è. E' questo il progetto in cui sono impegnati i militanti del Pdac, anche in questo 25 aprile.
PER UN GOVERNO DEI LAVORATORI!