Un libro fondamentale per capire il marxismo
Nota della Redazione web
È stato da poco pubblicato, per i tipi dell’associazione Rjazanov, il libro Che cosa è il marxismo? Introduzione al pensiero di Marx del rivoluzionario argentino Milcíades Peña, nella traduzione (e cura) di Fabiana Stefanoni e con una nuova prefazione scritta da Francesco Ricci.
Riteniamo che questo libro sia una lettura fondamentale per ogni militante, e nell’invitare i nostri lettori ad acquistarlo (si può comprare anche su Amazon al link https://amzn.eu/d/ibyhatv), riportiamo di seguito alcuni estratti della prefazione di Francesco Ricci.
È l’uomo che fa la storia, con la lotta di classe!
La brillante sintesi divulgativa di Peña ci fornisce del pensiero dei due fondatori del «socialismo scientifico» una visione non dogmatica, che riporta il marxismo alla teoria marxiana, appunto una «guida per l’azione».
Qui sta tutta l’importanza, come sottolinea Peña, della famosa, spesso citata e non sempre compresa, undicesima Tesi su Feuerbach: «i filosofi hanno finora interpretato in vari modi il mondo, si tratta ora di cambiarlo». Non è un semplice appello all’azione rivoluzionaria. Con queste parole Marx afferma una concezione che indica nella praxis (cioè nella produzione e riproduzione della vita materiale, nel contesto della lotta di classe) il superamento della secolare opposizione tra conoscere e fare, tra teoria e pratica, tra soggetto e oggetto, tra coscienza ed essere.
Il senso profondo della concezione di Marx ed Engels sta appunto nel non essere una «filosofia della storia». La storia, ripeterono infinite volte i due, «non fa nulla»; non c’è nessuna «legge» che imponga un corso storico né quindi nessuna «inevitabilità del socialismo».
La società umana non è governata da nessuna logica trascendente, né da Dio né dalla Storia, né dallo Spirito o Ragione né dalla Materia. È l’uomo che fa la storia, con la lotta di classe. Chiaramente la sua azione non è arbitraria: l’uomo fa la storia nelle condizioni che incontra, che a loro volta sono il prodotto delle lotte precedenti. Condizioni (circostanze) che possono essere studiate scientificamente e, al contempo, entro certi limiti, modificate.
Il libro che presentiamo è estremamente efficace per liberare i testi dei nostri maestri dalle incrostazioni falsificatorie del riformismo e dello stalinismo. Falsificazioni non basate, sia chiaro, su un «malinteso» o su una incomprensione dei testi e dell’azione dei fondatori del socialismo scientifico. Falsificazioni che, a partire da una sapiente manipolazione dei testi, di frasi sciolte dal loro contesto, sono servite per trasformare il marxismo, deformandolo, nella copertura ideologica della collaborazione di classe, nell’attesa messianica di un «sol dell’avvenire» il cui sorgere veniva di volta in volta rinviato nel tempo.
Al contempo, l’equilibrata riscoperta da parte di Peña dell’autentica concezione materialistica della storia di Marx ed Engels fornisce già gli strumenti al lettore odierno per criticare anche quella particolare forma degenerata di idealismo che si è incarnata negli ultimi decenni nel postmodernismo, in cui il riformismo ha trovato un alibi teorico non meno efficace del meccanicismo...
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