AL NUOVO GOVERNO DEI PADRONI
Mentre il ministro dell'Economia prepara la guerra interna contro le classi subalterne, i suoi colleghi D'Alema e Parisi rinnovano la missione in Afghanistan (dove centinaia di abitanti continuano a morire sotto i bombardamenti dei "liberatori" occidentali) e inviano navi militari, aerei da guerra e migliaia di militari in Libano: ovviamente per "garantire la pace". La loro pace: che significa il disarmo di Hezbollah e del popolo palestinese e la protezione di Israele, l'avamposto che gli imperialismi statunitense ed europeo utilizzano per garantirsi il controllo di una regione cruciale per le sue ricchezze naturali (petrolio, ecc.).
Ma il governo si sta dando da fare anche su altri terreni, sempre per garantire al meglio i profitti. Il ministro del Lavoro (Damiano) garantisce l'intoccabilità sostanziale della Legge 30 e di quell'insieme di misure che garantiscono ai padroni mano d'opera flessibile e ricattabile. Il ministro Di Pietro presidia il progetto della Tav in Val di Susa: altra fonte di enormi profitti (e di devastazione ambientale).
Per quanto concerne invece lo "sviluppo", è previsto un regalo di 10 miliardi alle imprese attraverso il taglio del cosiddetto "cuneo fiscale", cioè i contributi che le stesse pagano in percentuale su quanto devono ai lavoratori.
LA DERIVA GOVERNISTA DI RIFONDAZIONE COMUNISTA
E Rifondazione Comunista? Il suo ingresso in questo governo è stato positivamente salutato dalle grandi famiglie del capitalismo italiano e dalla loro stampa. A Rifondazione affidano il ruolo di garante della "pace sociale", deve cioè tentare di frenare ogni lotta dei giovani, dei lavoratori, dei movimenti, offrendo illusioni su un "condizionamento a sinistra" del governo, sulla conciliabilità degli interessi dei padroni e di quelli (opposti) dei lavoratori, di sfruttatori e sfruttati.
Ill suo ex segretario, Bertinotti, rapidamente indossati gli abiti di presidente della Camera, si è specializzato nel baciare bandiere e bare di militari della Patria colpiti a morte da qualche barbaro irakeno incapace di stare fermo ad aspettare il sibilo del messaggio di pace che colpisce. Mentre i suoi ministri e sotto-ministri continuano a reclamare una politica "equa" mentre votano ogni misura del governo.
E a livello periferico, cosa succede nel Prc? I gruppi dirigenti delle Federazioni sono stati rapidamente sostituiti da battaglioni di assessori; ogni attività dei circoli è scomparsa. I militanti che per anni si sono sacrificati per costruire il partito, al momento non servono ai progetti burocratici del gruppo dirigente.
SERVE UN'OPPOSIZIONE PER DIFENDERCI DALL'ATTACCO DEL GOVERNO
Al feroce attacco contro i lavoratori che il governo sta preparando bisogna allora dare una risposta diversa: non i consigli a Prodi e alla borghesia su come fare meglio un lavoro che sanno fare benissimo (rapinare i lavoratori) ma una risposta di lotta di classe. Una risposta che indichi una alternativa radicale.
Progetto Comunista - Rol (la sinistra che ha scisso con Rifondazione) si rivolge allora alle organizzazioni di sinistra e del sindacalismo non concertativo a partire dalla Rete 28 aprile in Cgil, dalla Rdb-Cub, dalla Confederazione Cobas, dal Sin-Cobas, dallo Slai Cobas, per costruire un fronte unico di lotta e indire una manifestazione nazionale contro la guerra, la finanziaria e la politica economica del governo a inizi di ottobre sulla base di una piattaforma di rivendicazioni unificanti: un forte aumento dei salari e delle pensioni; salario garantito ai disoccupati; stabilizzazione dei precari e abolizione di tutte le leggi precarizzanti; difesa e rilancio della scuola, sanità e previdenza pubblica; salvaguardia ed estensioni dei diritti e delle tutele sindacali nei posti di lavoro.
COSTRUIAMO UN NUOVO PARTITO REALMENTE COMUNISTA
Ma la costruzione di lotte e movimenti richiede in primo luogo una organizzazione politica indipendente dalla borghesia e dai suoi governi, nazionale e locali. Per questo Progetto Comunista - Rifondare l'Opposizione dei Lavoratori (PC-Rol) ha avviato, in queste settimane, il processo costituente di un nuovo partito, la rifondazione di una forza comunista e rivoluzionaria.
È ora di costruire un partito comunista degno di questo nome: non un partito qualsiasi, non una riedizione del Prc o di uno dei tanti gruppi di pura testimonianza che hanno continuato a sopravvivere anche quando c'era un Prc collocato (almeno formalmente) all'opposizione. Quello che vogliamo fondare è un partito di militanti, un partito d'avanguardia partecipe di ogni lotta, piccola e grande, politica e sindacale, dotato di un programma in grado di collegare le rivendicazioni immediate alla prospettiva di una trasformazione rivoluzionaria e socialista della società. Un partito, insomma, che mira a costruire ciò che realmente è mancato in tutti questi decenni: non le lotte ma una prospettiva di sviluppo rivoluzionario delle lotte. Che si ponga quindi -e costruisca i rapporti di forza necessari- per porsi l'obiettivo del potere: non inteso come poltroncina offerta dalla borghesia alla classe operaia ma come potere della classe operaia contro la borghesia.
Vogliamo costruire un partito internazionalista -cioè partecipe della rifondazione dell'Internazionale rivoluzionaria, cioè dell'Internazionale basata su un programma per il rovesciamento del capitalismo in ogni Paese. Per questo saremo impegnati nel processo di rifondazione della Quarta Internazionale. A tutti coloro che condividono questo progetto generale, proponiamo di partecipare da subito al percorso costituente e di confrontarsi con noi nelle assemblee che stiamo organizzando in tutta Italia in preparazione di un congresso nazionale fondativo del nuovo partito che si terrà a gennaio.
Chi vuole conoscere meglio questo progetto e valutare l'iscrizione può visitare il nostro sito e scriverci al nostro indirizzo di posta elettronica.
No ai governi dei padroni, di centrodestra o di centrosinistra!
Per una reale prospettiva anticapitalistica, per un governo dei lavoratori!
Costruiamo un vero partito comunista!
PARTECIPA CON NOI AL PROCESSO
COSTITUENTE DI UN NUOVO
PARTITO COMUNISTA.
ISCRIVITI A PROGETTO COMUNISTA.