Mentre scriviamo, i manifestanti si sono radunati a Bussoleno, per organizzare le prossime tappe della mobilitazione. Gli scontri di questi giorni non sono una sconfitta: i lavoratori e i giovani No Tav della Val di Susa hanno imparato, una volta di più, a opporre alla violenza organizzata dello Stato borghese (forte di migliaia di agenti in assetto di guerra) l’organizzazione e la lotta ad oltranza. Dietro l’affare della Tav si celano gli interessi di un pugno di investitori che non esitano a distruggere l’ambiente per i propri guadagni miliardari, sostenuti ieri dal governo di centrosinistra (dove sedeva comodamente anche Ferrero, che ora esprime solidarietà con questa lotta), oggi dal governo delle destre. Ma, per questi signori, sarà düra! La lotta, in Val di Susa e non solo, continua.
VAL DI SUSA: NON FINISCE QUI!
Mentre scriviamo, i manifestanti si sono radunati a Bussoleno, per organizzare le prossime tappe della mobilitazione. Gli scontri di questi giorni non sono una sconfitta: i lavoratori e i giovani No Tav della Val di Susa hanno imparato, una volta di più, a opporre alla violenza organizzata dello Stato borghese (forte di migliaia di agenti in assetto di guerra) l’organizzazione e la lotta ad oltranza. Dietro l’affare della Tav si celano gli interessi di un pugno di investitori che non esitano a distruggere l’ambiente per i propri guadagni miliardari, sostenuti ieri dal governo di centrosinistra (dove sedeva comodamente anche Ferrero, che ora esprime solidarietà con questa lotta), oggi dal governo delle destre. Ma, per questi signori, sarà düra! La lotta, in Val di Susa e non solo, continua.