Rassegna stampa: il Corriere del 15 febbraio 2006
Dal Corriere della Sera del 15/02/2006:
La segreteria: non si candidi. La minoranza è con lui
«Ci stanno umiliando ma non mi piego: con me 4 su 10»
LO SFOGO DEL TROTZKISTA ROMA
Dal Corriere della Sera del 15/02/2006:
La segreteria: non si candidi. La minoranza è con lui
«Ci stanno umiliando ma non mi piego: con me 4 su 10»
LO SFOGO DEL TROTZKISTA ROMA
Confine orientale: le foibe tra imperialismo e resistenza
di Antonino Marceca
Appena eletto alla presidenza del Friuli-Venezia Giulia, Illy si recò a Lubiana in Slovenia, a Venezia dal presidente del Veneto Galan, a Villaco presso il governatore della Carinzia Haider, in Istria dal presidente Jakovcic e infine in Croazia dal presidente Mesic e ogni volta propose ai rispettivi interlocutori la realizzazione dell'Euroregione. Un progetto che vede l'appoggio del presidente del Veneto Galan e il sostegno dei presidenti della Confindustria del Veneto e del Friuli-Venezia Giulia. Un quadro di relazioni istituzionali mirante al controllo imperialistico della regione orientale. Interessi strategici imperialistici verso l'oriente che per quanto riguarda l'Italia possiamo considerare storici.
Per una vera opposizione di classe
Risultano sempre più grottesche le dichiarazioni di Ferrando che pretende di avviare una battaglia in tutto il Partito per salvare la sua candidatura al Senato. La larga maggioranza della sua area ha rotto con lui: 10 membri su 17 tra i rappresentanti della sinistra del Prc nel parlamentino di Rifondazione (il Comitato politico nazionale) hanno costituito, insieme alla larga maggioranza dei militanti della mozione congressuale, una nuova area nel Partito: Progetto Comunista - Rifondare l'Opposizione dei Lavoratori (PC ROL). La nostra battaglia è per salvare l'opposizione di classe al prossimo governo Prodi: è questa la vera posta in gioco, non la candidatura di Ferrando che invece si era impegnato se eletto a votare la fiducia a Prodi. Nella consultazione dei membri del Cpn avviata dalla Segreteria ribadiremo la nostra contrarietà alla candidatura.
Francesco Ricci (Esecutivo Nazionale Prc; portavoce di Progetto Comunista - Rifondare l'Opposizione dei Lavoratori)
ASSOCIAZIONE PROGETTO COMUNISTA:
I MOTIVI DELLA DIVISIONE IN DUE FRAZIONI, LA NASCITA E LA PROSPETTIVA DI
PROGETTO COMUNISTA RIFONDARE L'OPPOSIZIONE DEI LAVORATORI
Molti compagni ci chiedono maggiori informazioni sulla divisione che si è prodotta nell'Associazione Progetto Comunista. Non è semplice riassumere un dibattito che all'interno dell'Associazione dura da quasi due anni. Proviamo allora a indicare gli assi principali di una divisione che ha visto l'Associazione (circa 400 iscritti sui 3300 votanti dell'area) rotta più o meno in due, ma con la larga maggioranza del Direttivo nazionale (12 membri su 19) insieme a Ricci in opposizione a Ferrando e Grisolia (il Direttivo era l'organismo di direzione politica dell'Associazione, che ha organizzato la battaglia di Progetto Comunista negli ultimi tre anni, anche al VI Congresso del Prc).
Il dibattito è nato su singole vicende, su cui è impossibile tornare qui in poche righe, tutte comunque ruotanti attorno a un tema: quale prospettiva organizzata per i marxisti rivoluzionari? Un'Associazione dai contorni indefiniti, sia in termini politici che organizzativi, o un'organizzazione leninista d'avanguardia, su basi militanti e politicamente nette?
Ferrando e Grisolia, pur continuando a parole a riferirsi ai concetti politico-organizzativi del leninismo, hanno nel tempo iniziato ad assecondare elementi politicamente ambigui e lontani dal marxismo rivoluzionario. Questo si è tradotto nel tentativo contrastato dalla maggioranza dei dirigenti dell'Amr- di trasformare Progetto Comunista in un'organizzazione lassa, in cui veniva di fatto a scomparire ogni distinzione tra militanti e simpatizzanti, tra posizioni politiche coerenti e opportunismi di vario tipo (dalla mancata opposizione alle giunte di centrosinistra o l'ingresso in esse, è il caso di Matteo Malerba, ex dirigente di primo piano dell'Amr, a Vibo Valentia; fino ad accettare alleanze: con An e i radicali, come è il caso di presunti simpatizzanti ferrandiani di Avellino).
Pubblichiamo qui una nostra precisazione, pubblicata oggi su Liberazione, relativa a un articolo poco veritiero del giorno precedente che il giornale del partito ha dedicato alla riunione del Cpn. Articolo in cui si dava un giudizio di parte sul dibattito e la divisione in Progetto Comunista: con il giornale e i bertinottiani chiaramente schierati con Ferrando contro la maggioranza dei rappresentanti in Cpn di Progetto Comunista.
Prodi assume Bertinotti per rimuovere l'opposizione alle politiche liberali, Bertinotti assume Ferrando, mettendolo capolista al Senato in Abruzzo, per rimuovere l'opposizione interna al PRC
Con la probabile vittoria elettorale dell'Unione una pattuglia di ministri del PRC farà il proprio ingresso nel prossimo governo borghese d'alternanza. Il ruolo assegnato a Rifondazione sarà quello di argine sinistro del governo, di agente nei movimenti con il compito di anestetizzare il conflitto di classe e di costringere i lavoratori nelle maglie della "pace sociale".
Comunicato stampa di PROGETTO COMUNISTA-ROMA (sinistra PRC)
Prodi assume Bertinotti per rimuovere l'opposizione alle politiche liberali, Bertinotti assume Ferrando per rimuovere l'opposizione interna al PRC
Con la probabile vittoria elettorale dell'Unione una pattuglia di ministri del PRC farà il proprio ingresso nel prossimo governo borghese d'alternanza. Il ruolo assegnato a Rifondazione sarà quello di argine sinistro del governo, di agente nei movimenti con il compito di anestetizzare il conflitto di classe (come è accaduto nelle lotte all'Alitalia e nelle proteste alle università di Roma) e di costringere i lavoratori nelle maglie della "pace sociale".
Presentiamo in questa sede l'ordine del giorno presentato in occasione del Comitato Politico Nazionale del Prc dalla maggioranza dei membri del Cpn della mozione 3 - Progetto Comunista. Segue la dichiarazione di voto CONTRO la presentazione delle liste elettorali da parte del Cpn di Rifondazione Comunista.
ORDINE DEL GIORNO DI PROGETTO COMUNISTA
Comitato Politico Nazionale del Prc
(Roma, 20-21 gennaio 2006)
La crisi economico-finanziaria viene scaricata sui lavoratori
La crisi economico-finanziaria che investe l'Italia, nel quadro della crisi capitalistica internazionale, in quest'ultima fase ha subito un'evidente accelerazione, investendo, negli ultimi anni, il tessuto delle piccole e medie imprese di tutto il Paese. Dopo la fase delle delocalizzazioni nei Paesi dell'Est Europeo, connessa alla ricerca di forza lavoro a bassissimo costo, abbiamo assistito alle chiusure aziendali di interi comparti produttivi, dal tessile al meccanico: la crisi non risparmia il terziario, commercio e servizi.