La rivoluzione in Nepal di fronte ad un bivio
di Antonino Marceca
Quello che doveva essere uno sciopero di quattro giorni (dal 6 aprile al 9 aprile), proclamato dall'opposizione contro il potere monarchico assoluto e per il ripristino della democrazia in Nepal -uno Stato dipendente disposto ai confini tra l'India e la Cina- ha trasceso le direzioni dei partiti d'opposizione assumendo i caratteri di uno sciopero a oltranza per la cacciata della monarchia. Uno sciopero sostenuto dai sindacati, da associazioni studentesche, partecipato da milioni di operai, disoccupati, contadini e giovani studenti che si sono riversati nella capitale Kathmandu e nelle principali città del Paese in un clima pre-insurrezionale, affrontando con coraggio e determinazione la brutale repressione che il re Gyanendra aveva ingiunto all'esercito e alla polizia di attuare.