SCEGLIAMO L'OPPOSIZIONE DI CLASSE
TRA RUTELLI E ALEMANNO
SCEGLIAMO L'OPPOSIZIONE DI CLASSE
Il dibattito a sinistra e il ritornello del "battere le destre"
di Pia Gigli (*) e Francesco Ricci (**)
TRA RUTELLI E ALEMANNO
SCEGLIAMO L'OPPOSIZIONE DI CLASSE
Il dibattito a sinistra e il ritornello del "battere le destre"
di Pia Gigli (*) e Francesco Ricci (**)
Porto Marghera
Da una parte sola: con gli operai della Sirma in lotta
I lavoratori della Sirma dopo aver visto consumata ogni trattativa con i liquidatori e constatata la prospettiva sempre più prossima della chiusura della Sirma non potevano rimanere in attesa delle lettere per la messa in mobilità, proprio per questo hanno deciso assieme alla Rsu e al sindacato l’occupazione della storica fabbrica di refrattari di Porto Marghera.
Monteroni di Lecce
L'UNICA LISTA COMUNISTA
di Andrea Valerini (*)
Cinque le liste che si fronteggeranno per eleggere il sindaco del Comune di Monteroni di Lecce, località a 5 km dal capoluogo: una che si rifà al Pdl nazionale, una civica più o meno di centrosinistra (con innesti dalla destra e da parte di personaggi radical chic); due civiche che rappresentano il meglio del berlusconismo post-democristiano. E un’unica scelta di vera alternativa, fuori dal coro: quella del Partito di Alternativa Comunista.
Da una parete sola
con gli operai della Nuova Sirma in lotta
La sezione
di Venezia del PdAC il 19 marzo ha portato la propria solidarietà ai lavoratori
della Nuova Sirma, azienda di Porto Marghera, in lotta per la difesa del posto
di lavoro.
La
proprietà vuole chiudere un'azienda sana per mettere sul mercato le banchine e
le strutture per speculare sulla logistica dell'interportualità.
Ai lavoratori è stato distribuito il seguente volantino di Alternativa Comunist a, un partito che si costruisce nelle lotte.
Messina
DOPO L'ALLUVIONE
PAROLE , PAROLE ,
PAROLE ….
Alla vigilia di Natale l’ennesima frana , che ha interessato Capo Scaletta all’altezza della madonnina , un intero costone si è staccato , occupando interamente l’adiacente sede stradale , ha confermato purtroppo quello che avevamo scritto in precedenti comunicati . Ancora una volta , per nostra fortuna , non c’è scappato il morto .Le istituzioni stanno giocando con la morte , sulla nostra pelle . Si sono ripetute scene già viste : lentezze e inefficienze negli interventi , mezzi e uomini inadeguati per rimuovere l’enorme roccia che ostruisce la sede viaria , protezione civile inesistente . ANCORA UNA VOLTA DENUNCIAMO RESPONSABILITA’ A LIVELLO LOCALE , PROVINCIALE , REGIONALE E NAZIONALE nell’accadimento di questi fatti . Dopo la terribile alluvione del 25 ottobre i nostri “ bravi “amministratori locali , provinciali , regionali e nazionali HANNO FATTO SOLO PASSERELLE E PREPARATIVI PER LE CAMPAGNE ELETTORALI : CHE DIRE DELL’ON. ARDIZZONE (centrodestra ) E DELL’ONOREVOLE GENTILE ( centrosinistra ) , visite…….promesse…… impegni…….., PAROLE , PAROLE , SOLTANTO PAROLE . E intanto la nostra terra frana . Prima ancora sono franate le istituzioni in questo vuoto di iniziative , finalizzate alla messa in sicurezza del nostro territorio .Davanti all’ennesimo disastro continuiamo ad avere seri e fondati dubbi che la classe politica (centrodestra e/o centrosinistra) possa affrontare e risolvere le urgenze ambientali... “ IN QUESTO NOSTRO MONDO LIBERO…. “ . Per resistere contro la precarieta’ del nostro territorio e delle nostre esistenze è necessario uscire dalle lamentele , dalla delega ad una classe politica traditrice delle aspettative popolari : è necessario ripartire con la lotta dal basso . Proponiamo alle forze sociali , ai lavoratori e a tutti i cittadini che ci stanno lo svolgimento di una grande manifestazione popolare di protesta davanti alle sedi delle istituzioni interessate , mettendo in coda al corteo i nostri “ bravi ” amministratori , prima che sia troppo tardi
Comitato “ 25 ottobre- NO FRANE “
AL FIANCO DEI LAVORATORI DELLA PROVINCIA DI VENEZIA IN LOTTA!
Per una vertenza generale sulla base di una piattaforma unificante!
Contro i governi nazionale, regionale e locale, e il padronato!
Due fatti evidenziano la gravità della situazione sociale e politica che grava sulla classe operaia, i lavoratori e le masse popolari del veneziano: la frequenza degli incidenti sul lavoro e la diffusione della precarietà e del caporalato nelle piazze.
Il 15 gennaio dell'anno scorso nello stretto di Messina sono morti 4 marinai e 80 feriti circa in seguito alla collisione tra l'aliscafo Segesta della RFI e una nave mercantile che sopraggiungeva .L'incidente si è verificato alle 17.53 , un'ora prima i radar di sicurezza di Forte Ogliastri venivano spenti. Nella dinamica del sinistro compare una terza nave del gruppo Franza (il padrone di Messina),che secondo alcuni periti del sindacato potrebbe avere tolto la visuale all'equipaggio del Segesta ,che va a scontrarsi con il mercantile.
dal Corriere della Sera, ediz. del Mezzogiorno, del 3 gennaio 2008
La giunta pugliese, con a capo il futuro leader della "cosa rossa", regala milioni alle imprese
di Michele Scarlino (*)
Dal 14 ottobre dello scorso anno, giorno delle primarie del Partito Democratico che sono state il formale atto di nascita del nuovo partito della borghesia italiana e che videro, tra l'altro, l'elezione a leader di Walter Veltroni, lo scenario politico italiano è in continuo assestamento. Questo avviene sia a destra del Pd con la nascita, seppur confusa e raffazzonata, del Pdl - Partito delle Libertà - di Berlusconi (di cui parliamo in un altro articolo sul nostro sito web) sia a sinistra.